Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata poi Banca Carima
Marche, Macerata
La Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata ebbe origine dalla fusione, avvenuta in base al r.d.l. 10 ottobre 1929 n. 1979, delle Casse di Risparmio di Camerino, di Recanati e di Tolentino nella Cassa di Risparmio di Macerata. Nonostante nel primo quinquennio l'attività risentì della grande crisi scoppiata all'inizio degli anni' 30, l'Istituto si impegnò soprattutto nella promozione del piccolo credito e del credito agrario ed intervenne nella liquidazione di piccoli istituti di credito locali in crisi, assorbendone alcuni ( Cassa Rurale di Pievebovigliana-Fiordimonte, Banca Cattolica Cooperativa di Matelica, Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di Monte San Giusto, Cassa Rurale di Prestiti e Risparmi "L'Appennina"). Dalla seconda metà degli anni '30, con il miglioramento dell'attività, consolidò la sua presenza sul territorio provinciale, anche tramite l'assorbimento di 25 filiali della fallita Banca delle Marche e degli Abruzzi (1940); inoltre partecipò ad iniziative di aggregazione intraregionale tra le casse di risparmio promosse dal Governo (es. l'Istituto Federale di Credito Agrario per l'Italia Centrale). Nel 1939 assunse la liquidazione della Cassa Rurale ed Artigiana di Ussita e nel 1940 fu fidejussore del concordato giudiziario della Banca Paolo Bartolazzi. In amministrazione straordinaria dall'ottobre 1944 al novembre 1945, nell'immediato dopoguerra sostenne la ripresa dell'attività economica, specie di quella agricola (allora prevalente), e la ricostruzione delle opere di pubblica utilità della provincia. L'adozione di un nuovo statuto nel 1949 permise di allargare le possibilità operative della Cassa adeguandole alle necessità dell'economia locale. Dal 1952 iniziarono i lavori di costruzione della nuova sede, su progetto dell'architetto Marcello Piacentini, poi inaugurata il 25 aprile 1954 e successivamente ampliata nel 1968. Nel frattempo riprese l'espansione della rete di sportelli sul territorio. Dal 1958, con l'incorporazione del Monte di Credito su Pegno di Macerata e della sua filiale di Recanati, esercitò il credito pignoratizio. Dalla fine degli anni '50 e per i due decenni successivi assecondò lo sviluppo della locale industria medio-piccola, anche per il tramite della sua partecipazione al Mediocredito delle Marche; il tradizionale supporto all'economia agricola si esplicò attraverso la partecipazione all' Istituto di Credito Fondiario delle Marche ed un aumento crescente del credito agrario di miglioramento. Con decreto ministeriale del 13 giugno 1992 venne approvato, in applicazione della cd Legge Amato, il progetto di ristrutturazione della Cassa con il conferimento dell'azienda bancaria, compreso il credito pignoratizio, ad una società per azioni denominata Banca Carima SpA, e l'adozione di un nuovo statuto da parte dell'ente conferente che assumeva la denominazione di Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata. Nel contesto del più generale processo di concentrazione che riguardava il sistema bancario sin dalla metà degli anni '80 e che investì anche le casse di risparmio marchigiane dalla fine di quel decennio, Banca Carima pervenne alla fusione con la Cassa di Risparmio di Pesaro mediante la costituzione di una nuova società denominata Banca delle Marche, con atto del 20 ottobre 1994 (rogito Sandro Scoccianti, Ancona).
palazzi di pregio
Palazzo storico della Cassa di Risparmio
Il palazzo, sito in corso della Repubblica n. 38, venne progettato dall'architetto Marcello Piacentini (1881-1960). Fu inaugurato nel 1954 e ampliato nel 1968 in via Santa Maria della Porta.
bibliografia
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 272, 22 novembre 1929;
- Bruno Capodaglio, La Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, s.l., s.e., 1954;
- Associazione fra le Casse di Risparmio Italiane, La Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, in Idem, Le Casse di risparmio italiane nel secondo venticinquennale della loro associazione (1938-1962), Roma, Tipografia delle Terme, 1962;
- Dante Cecchi, Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata nel CXXV anniversario della sua fondazione, [Macerata], 1969, pp. 247-272;
- Paolo Mottura, Giacomo Vaciago, Le Casse di Risparmio delle Marche, Bologna, Il Mulino, 1972;
- Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, n. 161, 10 luglio 1992;
- Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, n. 275, 24 novembre 1994;
- Francesco Chiapparino, Credito, comunità e sviluppo. Ricerche di storia della banca locale nelle Marche in età contemporanea, Ancona, Affinità elettive, 2008;
- Carlo Capodaglio, Presidente della Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, in Alberto Meriggi (a cura di), Dante Cecchi. L'avventura di un intellettuale nelle Marche del Novecento, Quaderni del Consiglio Regionale delle Marche, a. XXI, n. 201, settembre 2016, pp. 181-186.