Il Monte di Pietà di Macerata fu eretto dalla Municipalità nel 1468, con l'intervento del francescano osservante Giovanni da Ripa Cerreta, e fu attivo dalla primavera dell'anno successivo. I capitoli furono riformati nel 1489 e nel 1510. Alla fine del XVIII secolo, per volere di Pio VI, gli fu aggregato il Monte Ulissi. Non si hanno notizie a proposito dei suoi sviluppi successivi, fino al passaggio della sua gestione alla Congregazione di Carità negli anni '60 dell'800. Fu poi trasformato in Monte di Credito su Pegno in applicazione delle disposizioni sul riordino dei monti di pietà del 1938 (legge 10 maggio, n. 745). Nel 1941 fuse per incorporazione i Monti di Credito su Pegno di Apiro, Camerino, Corridonia, Matelica, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Recanati, San Ginesio, San Severino Marche, Sarnano, Tolentino, Treia e l'anno successivo quello di Pollenza. Per decreto del Presidente della Repubblica 9 luglio 1958, n. 804, il Monte di Credito su Pegno di Macerata fu incorporato nella Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata. La disposizione sanzionava quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio il 26 marzo e da quello del Monte di Credito su Pegno il 29 marzo 1958.