Banca del Monte di Lombardia
Lombardia, Milano
La Banca del Monte di Lombardia ebbe origine dalla fusione per incorporazione della Banca del Monte di Pavia e di Bergamo nel Monte di Credito su Pegno di Milano-Banca del Monte di Milano e disposta con decreto del Presidente della Repubblica del 25 giugno 1987. In realtà l'integrazione dei due Istituti fu discussa in sede di Consiglio di Amministrazione di quello milanese sin dal giugno 1985, ma l'iniziale chiusura della Banca d'Italia ad autorizzare in tempi brevi l'operazione, rimandò ogni tentativo alla primavera-estate del 1986. Avendo ottenuto nell'agosto di quell'anno il consenso dell'autorità monetaria a proseguire nelle trattative per la fusione, nella seduta del 1° dicembre del Consiglio di Amministrazione del Monte di Milano fu comunicato il raggiungimento di un accordo tra i due Istituti. La costituzione della Banca del Monte di Lombardia ebbe decorrenza dal 1° agosto 1987. Per lo Statuto, approvato con decreto ministeriale del 25 luglio 1987, scopo dell'Istituto fu «la raccolta del risparmio tra il pubblico e l'esercizio del credito», e principalmente «la concessione di prestiti di importo anche modesto, con garanzia di pegno su cose mobili»; inoltre con la propria attività, si propose «di promuovere e diffondere lo spirito di risparmio e di previdenza e di contribuire allo sviluppo economico e sociale delle zone in cui opera» (art. 2). Fu monte di credito su pegno di prima categoria; dunque oltre al credito pignoratizio, poté compiere tutte le operazioni riconosciute ad una banca. La sede legale fu stabilita in Milano ma la sede operativa principale oltre che nel capoluogo lombardo fu mantenuta anche in Pavia. Per decreto del Presidente della Repubblica del 17 gennaio 1991 (con effetto dal 1° gennaio), fuse per incorporazione il Monte di Credito su Pegno di Crema e i Monti Riuniti di Credito su Pegno di Brescia. In seguito alle disposizioni che riformarono gli istituti di credito di diritto pubblico (legge 30 luglio 1990, n. 218 e decreto legislativo 20 novembre 1990, n. 356), l'attività bancaria, compreso il credito pignoratizio, fu scorporata e conferita ad un nuovo soggetto avente forma giuridica di società per azioni e la stessa denominazione, Banca del Monte di Lombardia S.p.A., e contestualmente fu creata la Fondazione Banca del Monte di Lombardia per il perseguimento esclusivo degli scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico; il conferimento fu approvato con decreto ministeriale del 24 giugno 1992 e la sede fu mantenuta solo a Milano. L'Assemblea straordinaria del 22 e 29 novembre 1994 deliberò la fusione con la Cassa di Risparmio di Cuneo e, con l'atto firmato dai due istituti di credito il 23 dicembre 1994, ebbe origine la Banca Regionale Europea.
bibliografia
- Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, n. 174, 28 luglio 1987;
- Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, n. 72, 26 marzo 1991;
- Carlo Benigni (a cura di), Cinquant'anni di impegno e sviluppo per la Provincia Granda: la Cassa di Risparmio di Cuneo, la Banca Regionale Europea, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (Cuneo-Alba-Mondovì): 1955-2005, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, 2006.
fonti
- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Monte di Pietà di Milano, Verbali del Consiglio di Amministrazione, 7 giugno e 27 settembre 1985, 28 maggio, 9 luglio e 1° dicembre 1986, 16 gennaio, 12 maggio 1987 e 31 luglio 1987;
- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Banca del Monte di Lombardia, Statuto a stampa, 1987;
- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Banca Regionale Europea, Atto di fusione della Cassa di Risparmio di Cuneo e della Banca del Monte di Lombardia, 23 dicembre 1994.