Cassa di Risparmio di Cuneo

Piemonte, Cuneo

data di fondazione24.02.1855
data di fusione23.12.1994

La Cassa di Risparmio di Cuneo fu costituita per delibera del Consiglio Comunale del 23 maggio 1853 e un fondo di dotazione al quale concorsero, oltre al Comune, l'Ospedale civile di Santa Croce, la Congregazione Ospizio di Carità, l'Ospedale degli incurabili, l'Asilo Infantile, la Società Artisti ed Operai, e l'Opera Pia Fabre Laurenti. Fu autorizzata con regio decreto (r.d.) il 24 febbraio 1855. Inizialmente gestita dal Comune, per r.d. 21 agosto 1857 passò sotto l'amministrazione dell'Ospedale di Santa Croce, che aveva in carico anche il Monte di Pietà. Dal gennaio dell'anno successivo, la sua sede fu spostata presso il Monte, essendo stata sino ad allora presso il palazzo comunale, per poi essere trasferita al Palazzo dei Conti Ricci di Andonno, quando esso fu acquistato nel 1892. In seguito alla promulgazione della legge di riforma delle casse di risparmio del 15 luglio 1888, fu adottato un nuovo statuto, approvato con r.d. 28 maggio 1889, che stabiliva la piena autonomia di gestione della Cassa, l'erogazione di parte degli utili annuali a opere di beneficenza e altre forme di pubblica utilità, e la possibilità di erogare credito a casse rurali, che per la provincia cuneese, essenzialmente agricola, fu di capitale importanza. In quegli stessi anni e fino all'inizio del XX secolo gli amministratori della Cassa promossero la costituzione di 14 casse rurali nel cuneese e le casse di risparmio di Mondovì (1899), di Saluzzo (1902) e di Fossano (1905). Negli anni Venti la Cassa estese la propria presenza nel territorio della provincia e nella vicina regione ligure, con l'apertura di proprie agenzie e la trasformazione in filiali delle Casse di Risparmio di Dronero, di Alba e di Mondovì, che assorbì tra il 1928 e il 1930. Nel 1930 aderì, insieme ad altre casse di risparmio piemontesi, alla Federazione tra le Casse di Risparmio del Piemonte, con il fine di coordinare  e rafforzare la loro operatività a sostegno dell'agricoltura, dell'artigianato e delle opere pubbliche locali. Nel 1938, in conseguenza delle disposizioni delle autorità monetarie sulla distribuzione territoriale degli sportelli, la Cassa dovette rinunciare alle filiali liguri. Nel gennaio 1941 fuse per incorporazione il Monte di Credito su Pegno di Alba e quello di Cuneo e nell'aprile quello di Cherasco. Nel Secondo dopoguerra la Cassa continuò nella propria espansione sul territorio con l'apertura di nuovi sportelli e l'assunzione dei servizi di tesoreria di numerosi enti morali e comunali; partecipò inoltre alla costituzione del Mediocredito Piemontese nel 1951. Negli anni del "miracolo economico" svolse un ruolo di traino per l'economia della provincia, a sostegno soprattutto delle piccole e medie imprese, e parallelamente avviò un piano di riorganizzazione e, soprattutto dalla fine degli anni Sessanta, introdusse nuovi prodotti finanziari; infine fu acquisito un nuovo palazzo dalla Provincia da adibire a sede, affidando l'incarico per i lavori all'architetto Domenico Morelli. Negli anni della presidenza di Lamberto Bellani, dal 1973 al 1987, la Cassa si trasformò in una banca di medio-grande dimensioni: fu approntato un programma di ammodernamento tecnologico, di ristrutturazione organizzativa (con potenziamento del settore estero e dei servizi finanziari), di ampliamento della gamma e della qualità dell'offerta di credito, e di sviluppo del settore parabancario. Lo crescita proseguì a cavallo tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio degli anni Novanta con l'apertura di oltre 50 nuove filiali in Piemonte ed in Liguria e il rafforzamento della proiezione internazionale per il tramite di società di servizi; nel 1988, fu tra le prime casse di risparmio in Italia a emettere quote di risparmio. In applicazione della cd. legge Amato (30 luglio 1990, n. 218), il 24 gennaio 1992 fu sottoscritto l'atto costitutivo della Cassa di Risparmio di Cuneo S.p.A. e della omonima Fondazione. Nell'autunno-inverno 1993 ripresero le trattative per la fusione con la Banca del Monte di Lombardia, già avviate nell'estate 1989 ma naufragate all'inizio del 1991, e constatata l'impraticabilità del progetto di unificare le cinque casse di risparmio della provincia di Cuneo. L'operazione, propiziata dalla Banca d'Italia (che intervenne anche nella risoluzione delle controversie in sede di trattativa, soprattutto riguardanti l'assetto di governance), fu definita con atto del 23 dicembre 1994 e diede origine alla Banca Regionale Europea.

percorsi

palazzi di pregio

Palazzo Ricci d'Andonno

Palazzo Ricci d'Andonno fu in origine un complesso medioevale, e poi dalla fine del Seicento residenza dell'omonima famiglia, una dinastia di militari che si distinse e che accumulò ricchezze per i suoi servizi ai duchi di Casa Savoia. Nel 1892 il Palazzo fu acquistato dalla Cassa di Risparmio di Cuneo, che incorporò anche due proprietà adiacenti dei Ricci. Su progetto dell'architetto Alberto Sartoris (1901-1998), la facciata seicentesca del Palazzo fu estesa all'intera proprietà. Al piano nobile si accede da un ampio vestibolo, attraverso una scalinata sovrastata da un affresco di Bartolomeo Giorgis (1862-1923).

bibliografia

- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 164, 16 luglio 1928, p. 3284;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 299, 24 dicembre 1929, p. 5718;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 12, 16 gennaio 1931, p. 219;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 66, 18 marzo 1941, p. 1166;
- Cassa di Risparmio di Cuneo, Omaggio alla Provincia Granda nel primo centenario della Cassa di Risparmio di Cuneo, Borgo S. Dalmazzo, Istituto grafico Bertello, 1955;
- Associazione fra le casse di risparmio italiane, Le Casse di risparmio italiane nel secondo venticinquennale della loro associazione (1938-1962), Roma, Tipografia delle Terme, 1962, pp. 142-146;
- Claudio Bermond, Banche e sviluppo economico nel Piemonte meridionale in epoca contemporanea. Dallo Statuto Albertino alla caduta del fascismo, 1848-1943, Torino, Centro Studi Piemontesi, 2001;
- Luigi De Rosa, Storia delle casse di risparmio e della loro Associazione, Bari-Roma, Laterza, 2003;
- Carlo Benigni, Cinquant'anni di impegno e sviluppo per la Provincia Granda. La Cassa di Risparmio di Cuneo, la Banca Regionale Europea, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo. 1955-2005, Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, 2005;
- Roberto Albanese, I Palazzi di via Roma si raccontano. Storie di famiglie e antiche dimore, a cura di Gian Michele Gazzola, Cuneo, Primalpe-Fondazione CRC, 2023.

 

fonti

Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Banca Regionale Europea, Atto di fusione di Cassa di Risparmio di Cuneo SpA e Banca del Monte di Lombardia SpA mediante costituzione della Banca Regionale Europea, 23 dicembre 1994.

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