Cassa di Risparmio di Cagli

Marche, Cagli (PU)

data di fondazione05.04.1856
data di fusione10.06.1929

La Cassa di Risparmio di Cagli venne costituita come società anonima tramite la sottoscrizione di n. 54 azioni di 10 scudi ciascuna da parte di 48 tra enti e privati cittadini, e riconosciuta con decreto pontificio del 5 aprile 1856. All'iniziativa, promossa dal cavaliere Giuseppe Mochi (che fu anche presidente per i primi 24 anni), concorsero - oltre a note personalità laiche della città - anche il vescovo di Cagli e Pergola, ed enti quali il Municipio di Cagli, il seminario e il monastero di San Pietro e il convento di San Domenico. Il regolamento originario, composto da 34 articoli, stabiliva, tra l'altro, che «il Capitale raccolto sarà tutto impiegato in fondi pubblici, o in crediti cambiarj, o ipotecarj, o in altri modi dal Consiglio di Amministrazione stimati più vantaggiosi e sicuri» (art. 4); tra i depositi ammessi, a cui era riconosciuto un interesse del 4%, si specificava che non dovevano essere «minori di bajocchi cinque, né maggiori di scudi otto, a meno dei rilasci delle pensioni degli Impiegati Municipali, che si riceveranno in qualunque somma» (art. 23); era inoltre fissata l'erogazione dei «sopravanzi nel miglior modo possibile in opere di pubblica beneficenza, e di pubblico ornato, preferendo sempre di dare ai Poveri occasione da lavorare, e di far cose che tornino utili e decorose al Paese» (art. 32). L'attenzione alla promozione economica e sociale delle classi emarginate rimase centrale nell'attività dell'Istituto che pose, nello statuto approvato con regio decreto 21 luglio 1891, n. 270, quale suo scopo quello «di promuovere nelle classi meno abbienti la previdenza, raccogliendone il risparmio e ad esso assegnando fruttifero e sicuro investimento». Successivi cambiamenti nello statuto, riguardanti aspetti sia operativi che di struttura amministrativa, furono autorizzati con regio decreto 9 giugno 1904, n. 238. In seguito alle disposizioni governative di accorpamento delle casse di risparmio minori in casse di risparmio circonvicine di dimensioni maggiori (regio decreto legge 10 febbraio 1926, n. 26, convertito in legge 29 dicembre 1927, n. 2586), su proposta del ministro dell'Economia Nazionale, la Cassa di Risparmio di Cagli fuse la Cassa di Risparmio di Piobbico per regio decreto 4 settembre 1927, n. 1810. A distanza di due anni, nel quadro delle medesime disposizioni legislative, la Cassa di Risparmio di Cagli venne incorporata nella Cassa di Risparmio di Pesaro per regio decreto 10 giugno 1929, n. 1381 (in vigore dal 28 agosto 1929).

relazioni

ente conservatore

bibliografia

- Cassa di Risparmio di Cagli, Regolamento per la istituzione di una Cassa di risparmio in Cagli, Cagli, Dalla Tipografia Balloni, 1856;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 182, 5 agosto 1891;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 144, 20 giugno 1904;
- Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, Bollettino di notizie sul credito e sulla previdenza, a. XXII - 1904, 2° semestre, Roma, Tipografia nazionale di G. Bertero e C., 1905, pp. 61-71;
- La Cassa di Risparmio di Cagli nel I decennio della sua fondazione (1904-1913), con alcuni cenni storici della sua fondazione (1856-1913). Contributo all'Esposizione marchigiana in Milano, 1914, Fabriano, Tipografia Gentile, 1914;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 232, 7 ottobre 1927;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 188, 13 agosto 1929;
- Associazione fra le Casse di Risparmio Italiane, Le Casse di risparmio italiane nel secondo venticinquennale della loro associazione (1938-1962), Roma, Tipografia delle Terme, 1962, p. 340;
- Francesco Chiapparino, Credito, comunità e sviluppo. Ricerche di storia della banca locale nelle Marche in età contemporanea, Ancona, Affinità elettive, 2008.

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