Monte di Credito su Pegno di Alba

Piemonte, Alba (CN)

data di fondazione20.11.1705
data di fusione30.01.1941

Il Monte di Pietà di Alba venne eretto per decreto del Vescovo di Alba, Giuseppe Roero, il 20 novembre 1705, allo scopo "di portare qualche ristoro almeno alli più bisognosi" della città assediata dalla guerra di successione combattuta fra Francia e Austria. Secondo lo statuto e i capitoli emanati il 15 gennaio 1708, il Monte venne posto alla diretta dipendenza del Vescovo e gestito da una Congregazione di dodici persone, per metà ecclesiastici, di nomina vescovile, e per la restante metà laici, nominati in numero uguale dal Consiglio Comunale, dal Vescovo e dalla Compagnia dei Pellegrini tra i suoi confratelli. Sui prestiti era richiesto un interesse del 3% per coprire le spese di gestione e di custodia dei pegni; non riceveva in pegno cose sacre, né arredi di Chiesa, né vestimenta o armi o oggetti appartenenti al servizio militare. Il Monte ebbe sede nel quartiere S. Giovanni presso l'abitazione di M. Carlo Antonio Polla. Nel dicembre 1854 promosse la costituzione della Cassa di Risparmio di Alba, ottenendo l'autorizzazione regia a procedere l'8 marzo 1855; in questa stessa data fu approvato il Regolamento per entrambi gli enti, che stabilì un forte legame tra loro essendo amministrati dalla stessa direzione ed esercitati nello stesso locale e dagli stessi impiegati. Quando fu decisa la chiusura della Cassa a causa della sua esigua attività, il Monte fu incaricato di occuparsi della liquidazione (decreto 23 novembre 1889, n. 3561). Due anni più tardi il Monte patrocinò la ricostituzione della Cassa di Risparmio, poi autorizzata con regio decreto 26 aprile 1893, n. 281. I legami di filiazione e simbiosi tra i due enti si mantennero stretti fino all'inizio del Novecento, per poi allentarsi con una maggiore autonomia della Cassa rispetto al Monte. Trasformato in Monte di Credito su Pegno in applicazione delle disposizioni di riordino dei Monti di Pietà del 1938 (legge 10 maggio, n. 745), fu in seguito posto in gestione commissariale temporanea in quanto la situazione delle sue attività era tale da rientrate nelle condizioni per l'avvio della procedura di incorporazione in una Cassa di risparmio di provincia (art. 7 della legge 10 maggio 1938, n. 745 e art. 15 del regio decreto attuativo 25 maggio 1939, n. 1279). Con regio decreto 30 gennaio 1941, n. 118 fu disposta la incorporazione del Monte di Credito di Pegno Alba nella Cassa di Risparmio di Cuneo.

 

 

relazioni

ente conservatore

bibliografia

- Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia. Parte supplementare (Serie 3^), vol. XXIX, Roma, Regia Tipografia, 1889, pp. 1177-1178;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 138, 13 giugno 1893;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 236, 9 ottobre 1939;
Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 66, 18 marzo 1941, p. 1196;
- Giulio Parusso, La Cassa di Risparmio di Alba, in Aldo A. Mola, Giulio Parusso, Un captiolo della storia bancaria della provincia Granda. Le Casse di Risparmio di Dronero, Alba, Mondovì, [Cuneo], Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, 2005, pp. 58-79.

 

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