Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti
Abruzzo, Chieti
La Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti è la denominazione assunta dalla Cassa di Risparmio Marrucina in seguito alla fusione per incorporazione della Cassa di Risparmio di Guardiagrele il 30 dicembre 1938. Nel triennio successivo la Cassa teatina estese la propria operatività sul territorio provinciale attraverso sia l'assorbimento di alcune agenzie della disciolta Banca delle Marche e degli Abruzzi (1939-1940) che l'incorporazione dei Monti di Credito di Pegno di Atessa, Francavilla a Mare, Istonio e Ripa Teatina (1941). Amministrata da un commissario straordinario dal giugno 1944, gli organi sociali ordinari furono ricostituiti nell'estate del 1945. Nell'immediato dopoguerra, pur dovendo mettere mano alle gravi irregolarità della direzione risalenti agli anni del conflitto mondiale, la Cassa ricoprì un ruolo importante nella ripresa economica dei settori produttivi di base allora dominanti (agricoltura e artigianato), ma anche dei comparti dell'edilizia e del commercio. Dalla metà degli anni '50 consolidava la presenza sul territorio con l'apertura di nuove filiali nella parte meridionale del Sangro e nelle zone più interne caratterizzate da particolari disagi. Nel corso degli anni '60, pur con avvicendamenti più o meno burrascosi dei vertici amministrativi e dell'esecutivo, la Cassa aumentò la propria operatività a favore dell'economia locale, avendo come leva la politica di intervento straordinario dello Stato per favorire l'industrializzazione della regione; da queste nuove potenzialità seguì la necessità di una riforma dello statuto, avvenuta nel 1969, e l'apertura di agenzie nelle aree interessate dall'intervento straordinario. Agli anni '70 risalgono l'acquisto dell'area di Chieti Scalo (1972), divenuta sede di una avveniristica filiale e del centro di elaborazione dati, e di Palazzo De Mayo (1977), dove fu insediata la sede. Negli anni '80 estese i servizi bancari offerti all'economia locale, anche con la partecipazione ad istituti di credito speciale regionali ( Mediocredito regionale abruzzese, 1980; Istituto di Credito Fondiario delle Marche e Umbria, 1985). Le anomalie di gestione rilevate da un'ispezione della Banca d'Italia nel primo semestre 1989 proseguirono nei primi anni '90. In attuazione della cd. legge Amato, il 15 dicembre 1991 l'Assemblea straordinaria della Cassa deliberò lo scorporo dell'azienda bancaria e il suo conferimento ad una costituenda società per azioni denominata Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti SpA, mentre l'ente che residuava da tale conferimento diventava Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti (rogito notaio Germano De Cinque, 11 luglio 1992). Inoltre, nell'ambito del processo di ristrutturazione, venne attuato un aumento di capitale sociale da 80 a 100 miliardi riservato alla Cariplo, che, a seguito di tale operazione, omologata il 15 gennaio 1993 dal Tribunale di Chieti, venne a detenere il 20% della Cassa teatina. I rapporti tra i due Istituti si consolidarono nell'agosto dello stesso con un accordo di collaborazione commerciale (rinnovato a più riprese fino al 1999), e, dal dicembre 1994, con l'entrata di Carichieti in Fincari (Finanziaria di Partecipazione Casse di Risparmio della Cariplo) e nel braccio operativo di quest'ultima, Caricentro (enti entrambi liquidati tra il febbraio e il marzo 2000). Autorizzata a trasformarsi in gruppo bancario nel dicembre 2001, l'anno successivo la Cassa entrò nel comparto del credito al consumo con l'acquisizione del controllo di Flashbank, che incorporò nel giugno 2011. A seguito di varie ispezioni generali dell'autorità di vigilanza a partire dal luglio 2009, nelle quali furono rilevate gravi carenze organizzative e irregolarità nel sistema dei controlli, il 5 settembre 2014 venne disposta l'amministrazione straordinaria di Carichieti e sanzionati 13 esponenti aziendali; la gestione straordinaria fu prorogata di sei mesi, con decreto ministeriale del 4 settembre 2015. Nel quadro della normativa europea di gestione delle crisi bancarie e delle imprese di investimento (direttiva 2014/59/UE e regolamento UE, n. 806/2014), con decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze 22 novembre 2015, n. 183, fu avviata la procedura di risoluzione dell'Istituto. In attuazione di tale procedura, venne costituita la Nuova Cassa di Risparmio di Chieti, come ente ponte al quale cedere le attività e passività costituenti l'azienda bancaria di Carichieti, per assicurare la continuità dei servizi creditizi e finanziari dell'Istituto e la sua collocazione sul mercato (provvedimento Banca d'Italia, 22 novembre 2015). Con decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 9 dicembre 2015, su proposta della Banca d'Italia, Carichieti venne sottoposta a liquidazione coatta amministrativa, con liquidatore il prof. avv. Paolo Benazzo. Con provvedimento del successivo 14 dicembre, la Banca Centrale Europea dispose, su proposta della Banca d'Italia, la revoca dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività bancaria nei confronti di Carichieti.
personalità di rilievo
Camillo Mezzanotte
Camillo Mezzanotte (? - Chieti, 29 giugno 1964)
Avvocato, discendente di una famiglia, che oltre ad aver assunto ruoli di guida della municipalità teatina e della deputazione provinciale teatina tra l'Ottocento e il Novecento, vantava tra i suoi membri deputati e senatori del Regno; tra questi ultimi, anche l'antenato omonimo vissuto tra il 1842 e il 1909. Camillo Mezzanotte divenne socio della Cassa teatina dal 1934, quando ancora era denominata Cassa di Risparmio Marrucina; dal 29 aprile 1937 fu vicepresidente per un anno (4 aprile 1938). Ritornò ai vertici della Cassa di risparmio il 14 ottobre 1948, in qualità di presidente, incarico che mantenne fino al 28 marzo 1961.
palazzi di pregio
Palzzo De Mayo
Nel 1977 acquisto del palazzo De Mayo, con la facciata di accesso su largo Martiri della Libertà (vicino all'antico edificio della sede centrale), testimonianza tipica del barocco chietino e dell'architettura civile nel capoluogo.
palazzi di pregio
Filiale di Chieti Scalo e del Centro elaborazione dati
Nel 1972 acquisto dell'area da parte della Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti. L'edificio è stato progettato dagli architetti Paolo A. Chessa e Luigi Antonucci (quest'ultimo anche socio della Cassa), docenti presso la Facoltà di Architettura dell'Università D'Annunzio. Il complesso si caratterizza per il significato simbolico delle sue due parti: la prima, il basamento cementizio, è costituita da un insieme di cilindri su due piani che richiamano ad un colossale gruzzolo di monete; la seconda, che si innalza sopra il basamento tramite cemento e tubi colorati, si presenta come un corpo di alluminio e vetro totalmente nero, che vuole essere sinonimo di efficienza e modernità gestionale.
bibliografia
- Associazione fra le Casse di Risparmio Italiane, Le Casse di risparmio italiane nel secondo venticinquennale della loro associazione (1938-1962), Roma, Tipografia delle Terme, 1962;
- Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti, Cento anni di attività 1866-1966, a cura di Meloni Angelo, Chieti, Tipografia Moderna, 1966;
- Felice Costantino, Carichieti. Dalle origini ai giorni nostri. Risparmio e credito in un localismo di successo, Roma-Bari, Laterza, 2006;
- Banca d'Italia, Raccolta di provvedimenti dell'Autorità di risoluzione della crisi riguardanti la Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti, 22 novembre 2015-25 marzo 2016, in https://www.bancaditalia.it/compiti/risoluzione-gestione-crisi/provvedimenti-crisi/2015/provv-rilevanti/carichieti/index.html accesso settembre 2023;
-Banca d'Italia, Informazioni sulla soluzione delle crisi di Banca delle Marche, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, CariChieti, Cassa di Risparmio di Ferrara, 31 dicembre 2015, in https://www.bancaditalia.it/media/approfondimenti/2015/info-soluzione-crisi/info-banche-it.pdf, accesso settembre 2023;
-Carmelo Barbagallo, Cassa di Risparmio di Ferrara, Banca delle Marche, Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, Audizione alla Commissione Parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario, Roma, 12 dicembre 2017, disponibile in https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/interventi-vari/int-var-2017/Barbagallo-12122017.pdf, accesso settembre 2023;
- R. Fusella, Filiale della Cassa di Risparmio a Chieti-Scalo, in L'industria delle costruzioni, 157, novembre 1984, pp. 5-13;
- F. Donato, Paolo Chessa e Luigi Antonucci a Chieti-Scalo: una banca con due anime, in L'architettura, 6, giugno 1983.
fonti
- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti, Statuto, 1939, 1989, 2004 e 2009;
- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti , 1939-2014;
- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti , Verbali del Comitato Esecutivo, 1992-2014;
- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, Verbali del Consiglio di Amministrazione, 1992, 1994-1995 e 1999.