La Cassa di Risparmio Laurentina di San Lorenzo in Campo fu costituita, per iniziativa di un gruppo di cittadini, il 12 agosto 1873 (rogito Nazzareno Bruschi) e riconosciuta con regio decreto 8 marzo 1874, n. 1823. Suo scopo era «di raccogliere i depositi a titoli di risparmio e trovare ad essi un conveniente collocamento» (art. 2, statuto del 1912). Con regio decreto 5 maggio 1892, n. 283 venne approvato un nuovo statuto, come da testo deliberato dalla società nelle adunanze del 21 giugno e 27 dicembre 1891, che teneva conto della legge sulle casse di risparmio del 15 luglio 1888, n. 5546. In seguito, con regio decreto del 1° dicembre 1912, n. 1337, furono approvate alcune modifiche allo statuto, tra cui quelle riguardanti la distribuzione degli utili (prevedendo che sei decimi fossero destinati al fondo di riserva, un decimo alla costituzione di un fondo per le perdite, un decimo alla costituzione di un fondo pensione per gli impiegati inabili al servizio bancario, un decimo a beneficenza e un decimo a una delle precedenti destinazioni a discrezione del Consiglio di amministrazione). Per regio decreto 16 settembre 1927, n. 1973 fu stabilita la sua incorporazione nella Cassa di Risparmio di Pergola. Tuttavia, l'anno successivo, avendo constatato che la Cassa pergolese aveva raccolto depositi  per un ammontare inferiore a dieci milioni di lire, come previsto dalla legge, tale disposizione fu revocata con il regio decreto 6 settembre 1928, n. 3509; con la stessa disposizione veniva sancita la fusione della Cassa di Risparmio Laurentina di San Lorenzo in Campo, insieme alle consorelle di Pergola e di Mondavio, nella Cassa di Risparmio di Pesaro, la quale si assumeva «tutte le obbligazioni passive, con l'impegno di soddisfarle nel loro importo integrale».