La Cassa di Risparmio di Ostra ebbe origine da una società anonima costituita mediante sottoscrizione di 30 azioni di lire 106,40 e venne approvata con rescritto pontificio il 16 gennaio 1856. A questa data, Ostra era ancora nota come Montalboddo, essendo la modifica del nome del comune avvenuta successivamente per regio decreto del 12 maggio 1881. Lo statuto dell'Istituto fu riformato una prima volta per le delibere dell'Assemblea del 28 dicembre 1881 e del 5 agosto 1882, approvate con regio decreto  13 ottobre 1882, n. 728; poi, fu modificato per sanzione regia 31 dicembre 1891, n. 455, conformandosi alla  legge  15 luglio 1888, n. 5546 riguardante il riordino delle casse di risparmio. In seguito alle disposizioni governative di accorpamento delle casse di risparmio minori in casse di risparmio circonvicine di dimensioni maggiori (regio decreto legge 10 febbraio 1926, n. 26, convertito in legge 29 dicembre 1927, n. 2586), su proposta del ministro dell'Economia Nazionale, la Cassa di Risparmio di Ostra venne fusa nella Cassa di Risparmio di Jesi per regio decreto 19 agosto 1927, n. 1605 (entrata in vigore 4 ottobre 1927). Con la fusione, l'Istituto jesino subentrò con una propria filiale nell'esercizio dell'attività bancaria sulla piazza di Ostra.