Cassa di Risparmio di Gorizia
Friuli Venezia Giulia, Gorizia
Il Monte di Pegni e Cassa di Risparmio di Gorizia fu istituito con risoluzione sovrana del 29 marzo 1831. Promotore e fondatore fu il conte Giuseppe Thurn Hoffer e Valsassina, patrizio goriziano in quel periodo alla corte del granduca di Toscana Leopoldo II. Le "Direttive", scritte dallo stesso Giuseppe Della Torre (nella forma italiana del nome) e notificate agli interessati l'11 maggio 1831, stabilirono che la nuova istituzione sarebbe stata controllata ed amministrata da un organo chiamato "Curatela", formato dal vescovo di Gorizia e dai parroci del Duomo e della chiesa di Sant'Ignazio. Sin dalla sua costituzione confluirono nelle casse dell'Istituto i risparmi di piccoli artigiani, di operai, di giornalieri dell'agricoltura e di piccoli possidenti (che insieme formavano circa l'80% della popolazione) provenienti dai monti, dalla pianura friulana e dalle vallate dell'Isonzo e del Vipacco. Per tutto il XIX secolo l'attività dell'Istituto fu in continua espansione, grazie al movimento di pegni e all'aumento dei depositi a risparmio. Allo scoppio della Prima guerra mondiale, il Monte si trasferì prima ad Aidussina e poi a Lubiana: in questo periodo l'attività si limitò alla ordinaria custodia e amministrazione dei capitali depositati. Con la fine delle ostilità e l'inclusione di Gorizia nel Regno d'Italia l'Istituto riprese in pieno le sue funzioni, svolgendo un'attivissima opera di finanziamento per la ricostruzione: quest'impegno premiò la Cassa che in soli otto anni, dal 1923 al 1930, vide raddoppiati i depositi a risparmio, da quaranta a ottanta milioni di lire. Fino al 1923 i capitali erano stati impiegati solo in mutui ipotecari, ma con l'aumento dei depositi cominciarono i primi movimenti di portafoglio, le operazioni di credito agrario e fondiario, il servizio di incasso effetti e l'emissione di assegni. Nel 1928, viste le ottime condizioni patrimoniali e finanziarie, l'Istituto estese la propria competenza territoriale fuori dalla provincia isontina, aprendo le filiali di Aidussina e Tolmino e assumendo le gestioni esattoriali di Caporetto e Plezzo, ma la Seconda guerra mondiale provocò un brusco arresto allo sviluppo della Cassa e dell'economia goriziana. Alla fine del conflitto la Cassa intervenne massicciamente nel finanziamento di nuove industrie e piccole imprese artigiane goriziane, grazie agli impulsi dati dalla costituzione della "Zona Franca" e dalla legge 18 ottobre 1955 n. 908 che istituì il "Fondo di Rotazione" (FRIE), con lo scopo di promuovere iniziative economiche nel Territorio di Trieste e nella provincia di Gorizia. Fondamentale fu in quegli anni anche l'attività svolta dalla sezione di credito fondiario della Cassa, che dette un importante contributo all'edilizia abitativa e all'economia goriziana in generale. Nel 1998 l'Istituto entrò a far parte del gruppo Casse Venete che, insieme al gruppo Casse Emiliano Romagnole, costituì il gruppo Cardine, confluito poi in Sanpaolo-IMI. Nel 2003, dalla fusione tra la Cassa di Gorizia e quella di Udine e Pordenone, nasce Friulcassa. Nel 2007, con l'integrazione di alcuni sportelli Intesa Sanpaolo, si crea la banca rete Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia.
personalità di rilievo
Giuseppe Thurn Hoffer e Valsassina
(?, 9 aprile 1970 - Venezia, 13 luglio 1831).
Giuseppe della Torre (Thurn) Hoffer e Valsassina, dopo una vita avventurosa militando sia nelle truppe di terra che nella marina da guerra dell'Austria e dei Borboni e avendo messo da parte un'importante fortuna, decise di ripagare i suoi luoghi natii contribuendo al sostegno dei più disagiati della popolazione goriziana, attraverso uno strumento che supportasse il piccolo risparmio e interventi nel campo sociale . Il 3 giugno 1830 dal suo soggiorno fiorentino supplicava il Governo di concedere il consenso all'istituzione del Monte di pegno e della Cassa di Risparmio di Gorizia. Il capitale iniziale che pensava di versare al Monte era di quarantaseimila fiorini. Era lo stesso Hoffer a proporre una bozza di statuto, in ventiquattro articoli, dove al primo punto si dichiarava che il Monte dovesse conservare il carattere di Monte privato, intitolandolo al fondatore, ovvero a lui stesso. Ed era fin da questa prima stesura che si dichiarava poter essere annessa la locale Cassa di Risparmio al Monte. Il 10 aprile 1831 vennero confermate tutte le disposizioni e i componenti degli organi istituzionali, e il 18 maggio vennero solennemente aperti al pubblico il Monte e la Cassa di Risparmio. Il successo fu immediato, anche perchè il 1831 era un anno di gravi difficoltà economiche per il territorio isontino a causa della siccità e per le misure sanitarie prese per il diffondersi del colera.
bibliografia
- Carlo Luigi Bozzi, Il Monte di Pietà e la Cassa di Risparmio di Gorizia nella economia della Provincia isontina (1831-1966), Gorizia, Cassa di Risparmio di Gorizia, 1967;
- Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, 1992-2002. Dieci anni, Gorizia, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, 2002;
- Atti del Convegno: Progetto Archivio Storico della Cassa di Risparmio di Gorizia. Gorizia, 7 novembre 2001, Gorizia, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, 2003;
- Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Storia di una Fondazione. 1753-1831. Il Conte Giuseppe Della Torre e la Cassa di Imprestanza tra Ancien Regìme e Restaurazione, Gorizia, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, 2007.