Banco Ambrosiano Veneto

Veneto, Vicenza

data di fondazione31.12.1989
data di fusione2000

Il Banco Ambrosiano Veneto nacque il 31 dicembre 1989 dalla fusione tra il Nuovo Banco Ambrosiano e la Banca Cattolica del Veneto, Istituti attivi principalmente nell'Italia settentrionale. La fusione, infatti, favorì una perfetta integrazione delle reti commerciali delle due banche, dal momento che la Banca Cattolica del Veneto era presente nel Triveneto con circa 220 filiali, mentre il Nuovo Banco Ambrosiano era attivo in Lombardia, Piemonte e Liguria con circa 120 filiali. Per facilitare il processo di integrazione e creare una cultura aziendale comune, un anno prima della fusione venne costituita La Centrale Formazione che con la rivista aziendale "Notiziario" e l'organizzazione di una serie di incontri con 330 direttori di filiale e con 50 dirigenti delle due banche, aprì un importante canale di comunicazione e di scambio all'interno del nuovo Istituto. Ben presto si avviò un processo di espansione territoriale che portò il Banco ad operare su tutto il territorio nazionale attraverso l'acquisizione, tra il 1991 e il 1995, di diversi istituti bancari meridionali: Banca Vallone, Società di Banche Siciliane, Banca Massicana e Banco Ambrosiano Veneto Sud, già Citibank Italia. Nel 1998 l'Istituto modificò la propria denominazione sociale in Banca Intesa, a seguito della fusione con la Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, incorporata poi nel 2000.

relazioni

ente conservatore

percorsi

personalità di rilievo

Giovanni Bazoli

Avvocato. Docente di "Diritto amministrativo", di "Diritto pubblico dell'economia" e di "Istituzioni di diritto pubblico" all'Università Cattolica di Milano. Ha lasciato l'insegnamento nel 2003.
Nel 1982 il Banco Ambrosiano, il più importante gruppo bancario privato d'Italia, è travolto dalle vicende di Roberto Calvi e viene messo in liquidazione. Su iniziativa del Ministro del Tesoro Nino Andreatta e del Governatore della Banca d'Italia Carlo Azelio Ciampi ,l'attività della banca fallita viene ceduta a una nuova società, il Nuovo Banco Ambrosiano, di cui è nominato Presidente il Professor Bazoli, che guida la ricostruzione e il rilancio dell'Istituto. Nello svolgimento di tale incarico, il Professor Bazoli si impegna a fondo, con successo, anche per salvare dal fallimento e rilanciare il Gruppo Rizzoli-Corriere della Sera. Alla fine del 1989 gestisce la fusione (la prima in Italia di due banche di medie dimensioni) tra il Nuovo Banco Ambrosiano e la controllata Banca Cattolica del Veneto. Nasce il Banco Ambrosiano Veneto, che nel 1997 acquista la Cariplo, la maggiore cassa di risparmio del mondo, avviando in tal modo la grande stagione della privatizzazione del settore bancario italiano. Nel 1998 Banca Intesa (questa la nuova denominazione assunta dall'istituto) acquisisce il controllo della Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza e nel 1999 della Banca Commerciale Italiana, diventando per dimensioni operative e presenze territoriali il primo gruppo bancario del Paese. Infine, nel corso del 2006, la fusione con il San Paolo IMI dà vita a una delle più importanti e solide banche europee, Intesa Sanpaolo. Di essa il professor Bazoli è stato Presidente del Consiglio di Sorveglianza sino alla fine di aprile del 2016. E da allora ricopre la carica di Presidente Emerito. Il Professor Bazoli è sempre stato un convinto assertore del ruolo sociale della Banca e ha ispirato importanti iniziative in campo artistico e culturale: la creazione delle "Gallerie d'Italia" (con sedi a Milano, Torino, Napoli e Vicenza), i programmi di restauro e valorizzazione di collezioni d'arte, il recupero di Casa Manzoni, la fusione degli archivi delle banche integrate. Ha ricevuto due lauree "honoris Causa" in Economia Bancaria dall'Università di Macerata e in "Conservazioni dei beni culturali" dall'Università di Udine. Ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Italiana le onorificenze di "Cavaliere del Lavoro" e di "Cavaliere di Gran Croce". E' stato nominato "Officier dans l'Ordre National de la Légion d'Honneur" dal Presidente della Repubblica Francese.
Principali cariche:
- Intesa Sanpaolo S.p.A.: Presidente Emerito
- Fondazione Giorgio Cini: Presidente
- Fondazione Eni Enrico Mattei: Consigliere
- Fondazione Teatro alla Scala: Consigliere
- Editrice La Scuola S.p.A.: Vice Presidente
- Biblioteca Ambrosiana: Membro della Congregazione dei Conservatori
- FAI Fondo per l'Ambiente Italiano: Membro del Comitato Garanti


palazzi di pregio

Palazzo Leoni Montanari

La storia di Palazzo Leoni Montanari ha inizio poco oltre la metà degli anni Settanta del Seicento, quando Giovanni Leoni Montanari, abile nipote di quel Bernardino che determinò la prosperità della famiglia grazie alla produzione e al commercio di tessuti, fece erigere questa prestigiosa dimora in luogo delle preesistenti fabbriche appartenenti ai Montanari. Il cantiere proseguì per diversi decenni e il risultato è una sontuosa residenza di gusto barocco, caratterizzata da un esuberante apparato decorativo di stucchi, affreschi e sculture in magnifica combinazione e ispirato alla poetica del meraviglioso.
Palazzo Leoni Montanari è una delle prestigiose sedi delle Gallerie d'Italia.

collezioni artistiche

Collezioni artistiche

Il Banco Ambrosiano Veneto, nato nel 1989 dalla fusione del Nuovo Banco Ambrosiano con la Banca Cattolica del Veneto, ha costituito negli anni Novanta una cospicua collezione di icone russe, che rappresenta una delle raccolte più importanti esistenti in Occidente sia per il numero di opere sia per la presenza di rari capolavori. La raccolta permette di ripercorrere la storia millenaria della tradizione pittorica russa attraverso esemplari che documentano i diversi centri di produzione e le principali fasi stilistiche, dal Medioevo al Novecento. Sono ben rappresentate le scuole più importanti e note, come quelle di Mosca, Novgorod, Vladimir, Tver' e Pskov, ma anche quelle più periferiche, nate nella Russia centrale e settentrionale lungo le vie commerciali che attraversavano queste regioni. Tra le opere più rare, due straordinarie icone di Novgorod della seconda metà del XIII secolo, raffiguranti la Discesa agli Inferi e l'Ascensione al cielo del profeta Elia. Molto significativo è anche il nucleo di icone realizzate tra il XVIII e il XIX secolo, che rappresenta una peculiarità della raccolta e consente di approfondire un periodo artistico significativo, ma finora poco indagato dagli studi. I decenni successivi alle riforme dello zar Pietro il Grande (1672-1725) sono stati infatti caratterizzati da una grande ricchezza di stili, che testimonia la vitalità della pittura di icone anche in epoca moderna. La collezione è oggi conservata nel deposito annesso alle Gallerie d'Italia di Palazzo Leoni Montanari a Vicenza, una delle sedi museali di Intesa Sanpaolo.

bibliografia

- Emanuele Invernizzi e Francesco Spaccarotella, La fusione come occasione di innovazione organizzativa e culturale: il caso Banco Ambroveneto, in Federico Butera e Emanuele Invernizzi (a cura di), Il manager a più dimensioni. Progettare e gestire i processi dell'impresa informatizzata, Milano, Franco Angeli, 1993, pp. 245-275;
- Roberto Borsato, Il caso Banco Ambrosiano Veneto, in Paolo Mottura, Daniele Previati, Paola Schweizer, Roberto Borsato e Francesco Saita, Diversificazione e organizzazione dei gruppi creditizi. Teoria e casi, Milano, Egea - Edizioni giuridiche economiche aziendali dell'Università Bocconi e Giuffrè Editori, 1996, pp. 283-324;
- Carlo Pirovano (a cura di), L'immagine dello spirito. Icone dalle terre russe. Collezione Ambroveneto, catalogo della mostra (Venezia, Fondazione Giorgio Cini, 1 settembre - 1 dicembre 1996), Milano, Banco Ambrosiano Veneto-Electa, 1996;
- Carlo Pirovano (a cura di), Icone Russe. Collezione Banca Intesa. Catalogo ragionato, 3 volumi, Milano, Electa, 2003;
- Francesca Pino (a cura di), L'Archivio Storico di Banca Intesa. Per una storia al plurale, Milano, Banca Intesa - Silvana Editoriale, 2004;
- Pier Domenico Gallo, Intesa Sanpaolo: c'era una volta un "fantasma inesistente". Dal Nuovo Banco Ambrosiano, venticinque anni fa nasceva la prima banca italiana. Storie, retroscena, rivelazioni e protagonisti di ieri e di oggi, Milano, Baldini Castoldi Dalai editore, 2007;
- Carlo Bellavite Pellegrini, Una storia italiana. Dal Banco Ambrosiano a Intesa Sanpaolo, Con i Diari di Carlo Azeglio Ciampi, Bologna, Il Mulino, 2013;
-  Francesca Pino, Alessandro Mignone (a cura di), Memorie di valore: guida ai patrimoni dell'Archivio storico di Intesa, Milano, Hoepli- Intesa Sanpaolo, 2016.

fonti

Archivio storico Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Banco Ambrosiano Veneto.

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