Cassa di Risparmio di Acquapendente
Lazio, Acquapendente
La Cassa di Risparmio di Acquapendente fu fondata da una società anonima di 65 cittadini che sottoscrissero 77 azioni da 50 lire ciascuna per creare un fondo di dotazione iniziale di 3.850 lire. L'Istituto, approvato con regio decreto 19 gennaio 1882, iniziò la propria attività il 30 aprile successivo. Lo statuto originario permetteva l'impiego dei capitali solo in sovvenzioni cambiarie, mentre quello del 1891 consentì anche prestiti e sconti cambiari, mutui ipotecari, acquisto di titoli emessi o garantiti dallo Stato, di azioni degli Istituti di emissione e di cartelle fondiarie e agrarie. L'utile annuo era per un decimo impiegato in opere di beneficenza e pubblica utilità: agli inizi del '900 furono versati sussidi per 1.318 lire a quei giovani del luogo "che studino belle arti a Roma o in Firenze", mentre il resto fu elargito ad opere ed istituti di beneficenza, in particolar modo all'asilo infantile e all'orfanotrofio del comune. Nel 1928 l'Istituto fu assorbito dalla Cassa di Risparmio di Viterbo, poi Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo.
bibliografia
- Ministero d'Agricoltura, Industria e Commercio, Le Casse ordinarie di Risparmio in Italia dal 1822 al 1904. Notizie storiche presentate all'Esposizione di Milano del 1906, Roma, Tipografia Nazionale di Giovanni Bertero e C., 1906, pp. 492-493.