Il Banco di Brescia San Paolo CAB S.p.A. (in forma abbreviata Banco di Brescia) fu costituito l'11 novembre 1998 dal Credito Agrario Bresciano (Consiglio di Amministrazione, 16 ottobre e 6 novembre 1998) e dalla Banca San Paolo di Brescia (Consiglio di Amministrazione, 21 ottobre e 4 novembre 1998), con capitale sociale di lire 12.500.000.000 sottoscritto per metà da entrambe le banche. La sua creazione si inseriva nel più ampio progetto di aggregazione tra i due Istituti che si è concretizzato con la fusione per incorporazione della Banca San Paolo di Brescia nel CAB il 22 dicembre 1998 (con effetto il 1° gennaio 1999) a formare la Banca Lombarda. Al Banco di Brescia furono trasferite la maggior parte delle attività bancarie delle due banche costituenti la Banca Lombarda, mentre le partecipazioni da loro precedentemente detenute in altri istituti di credito ( Banca di Valle Camonica, Banca di Genova e San Giorgio, Banca di Valle d'Aosta e CAB International S.A.), le società prodotto e la rete di promotori finanziari furono mantenute in capo alla Banca Lombarda. A seguito dell'acquisizione del controllo della Banca Cassa di Risparmio di Tortona e della Banca Regionale Europea da parte della Banca Lombarda e il conseguente cambio della denominazione, il Banco di Brescia entrò a far parte del Gruppo Banca Lombarda e Piemontese. Nell'ambito del piano di riassetto della rete degli sportelli del Gruppo volto ad ottimizzare la distribuzione e la presenza delle diverse reti sul territorio, con atto del 10 maggio 2002 il Banco di Brescia ottenne quattro sportelli ubicati a Brescia e provincia dalla Banca Regionale Europea. Con l'incorporazione di Banca Lombarda e Piemontese in Banche Popolari Unite a formare Unione di Banche Italiane (UBI Banca) il 1° aprile 2007, il Banco di Brescia divenne parte del Gruppo omonimo. Nell'ambito del "progetto di ottimizzazione territoriale" della rete distributiva del Gruppo volto a focalizzare le banche reti nei rispettivi territori di riferimento, ad ottimizzare la struttura di costo della rete distributiva e a semplificare i processi di sviluppo commerciale e di gestione creditizia (settembre 2009), il Banco di Brescia assunse il ruolo di banca di riferimento oltre che nella provincia di Brescia anche nelle province lombarde di Lodi, Cremona, Mantova e nelle province del Triveneto. Operativamente ne conseguì il trasferimento al Banco di Brescia di quindici sportelli della Banca Popolare di Bergamo (atto 15 gennaio 2010), di dieci della Banca Regionale Europea (atto 15 gennaio 2010), mentre ne trasferì due dei propri siti in Emilia Romagna alla Banca Popolare Commercio e Industria (atto 14 gennaio 2010), uno in Liguria al Banco di San Giorgio (atto 15 gennaio 2010) e uno in Piemonte alla Banca Regionale Europea. Nell'ambito del progetto "Banca Unica", volto a realizzare un'unica struttura operativa del Gruppo, con atto del 2 febbraio 2017 il Banco di Brescia fu fuso per incorporazione in UBI Banca.