Banca Ugo Natali
Lazio, Roma
La Banca Ugo Natali fu costituita a Roma il 31 luglio 1920 come società anonima. Lo scopo dell'Istituto era di "intraprendere ed eseguire qualsiasi operazione finanziaria, bancaria, commerciale ed industriale ed anche assumere e dare partecipazioni nelle medesime". Già nei primi anni di attività la Banca effettuò diverse operazioni di un certo rilievo, come il finanziamento di L. 1.000.000 all'Officina Mater (che si occupava della costruzione di vetture tranviarie) nel luglio 1926, l'acquisto della maggioranza del pacchetto azionario dell'Acquedotto di Palermo, di proprietà del Banco di Roma, nel dicembre 1927 e la concessione di uno sconto di L. 2.000.000 alla società anonima "Testi" di Firenze nel febbraio 1928. Durante la seduta del Consiglio di amministrazione del 15 marzo 1955 venne prospettata l'idea di una fusione per incorporazione dell'Istituto nella Banca di Credito e Risparmio di Roma, effettuata poi l'8 novembre successivo. In questa occasione il capitale sociale della incorporante passò da 200 a 230 milioni di lire, attraverso l'emissione di 3.000 nuove azioni assegnate in concambio ai vecchi azionisti della Banca Ugo Natali, mediante "una azione del valore nominale di L. 1.000 di essa Banca incorporante contro due azioni del valore nominale di L. 500 cadauna della Banca Ugo Natali, da estinguere". Il 30 dicembre 1967 la Banca di Credito e Risparmio, insieme ad altri istituti di credito minori, fu assorbita dal Credito di Venezia e del Rio de la Plata, dando vita all' Istituto Bancario Italiano.
fonti
- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde (ASI-Cariplo), Istituto Bancario Italiano e banche preesistenti, Banca Ugo Natali, serie Verbali del Consiglio di Amministrazione, 1920-1955; serie Verbali delle Assemblee Generali, 1920-1949.