Cassa di Risparmio di Pistoia

Toscana, Pistoia

data di fondazione1831
data di fusione09.01.1936

La Cassa di Risparmio di Pistoia fu costituita nel 1831 come affiliata di prima classe alla Cassa Centrale di Firenze. L'anno precedente alcuni cittadini pistoiesi avevano presentato al governo granducale la richiesta di costituire una cassa di risparmio nella propria città e l'istanza fu accolta con "motu proprio" del 20 aprile dello stesso anno. Si costituì allora una società di 224 azionisti che versarono alla Cassa Centrale di Firenze una quota di 12 fiorini toscani ciascuno. L'affiliazione si protrasse per oltre cinquant'anni fino a quando, nel 1883, l'Istituto si affrancò dalla cassa fiorentina a causa di una disposizione statutaria di quest'ultima, secondo cui le associate o acquisivano piena autonomia o passavano sotto la diretta dipendenza della "Cassa Madre". Le origini della Cassa furono così modeste che, per economizzare, molti sottoscrittori rinunciarono al rimborso delle azioni e offrirono gratuitamente la loro opera negli uffici del nuovo Istituto. Inizialmente la Cassa di Risparmio di Pistoia impiegò i propri capitali principalmente in mutui e conti correnti ipotecari, in mutui chirografari ad enti morali o nell'acquisto di titoli emessi o garantiti dallo Stato. Col passare del tempo, alle caratteristiche originarie tipiche di un'istituzione benefica, si affiancarono anche quelle proprie di un'azienda bancaria. Principalmente furono concessi mutui per lo sviluppo di nuove iniziative economiche, escludendo per statuto i prestiti per "fini voluttuari". Nel pistoiese, infatti, l'industria cominciò a svilupparsi solo con l'inizio del nuovo secolo, grazie alla costruzione di nuovi poli produttivi, all'utilizzo di nuove fonti energetiche e all'opera di alcune istituzioni, in particolar modo della Cassa di Risparmio, che incentivarono lo sviluppo industriale. Per quasi ottant'anni l'attività della Cassa si svolse esclusivamente nell'unica sede cittadina: ciò era dovuto principalmente all'esiguità del territorio di competenza dell'Istituto, assai vicino alla Valdinievole, in cui operava la Cassa di Risparmio di Pescia. Le prime agenzie fuori dai confini comunali furono istituite nel 1911 a Tizzana e Montale, nel 1912 a San Marcello e nel 1913 a San Pietro Agliana. Durante la Grande Guerra la Cassa ebbe a disposizione ingenti somme di denaro in seguito all'aumento dei depositi e alla scarsa richiesta di mutui: questi fondi furono impiegati alla fine del conflitto nelle partecipazioni all'Istituto Federale di Credito Agrario per la Toscana, al Consorzio Nazionale per il Credito Agrario di Miglioramento e alla Federazione delle Casse di Risparmio. Nel 1936, dopo l'incorporazione della Banca di Pistoia (1932), l'Istituto procedette alla fusione con la Cassa di Risparmio di Pescia, assumendo la nuova denominazione sociale di Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia (dal 2012 Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia).

relazioni

ente conservatore

percorsi

personalità di rilievo

Niccolò Puccini

(Pistoia, 1795- ivi, 1852).
Nobile, filantropo e mecenate, intellettuale liberale sostenitore dell'insurrezionalismo in Piemonte e nel Regno delle due Sicilie, ma anche della causa dell'indipendenza greca dall'Impero ottomano, frequentò nel suo "villone" di Scornio Massimo d'Azeglio, Gino Capponi, Vincenzo Gioberti, Niccolò Tommaseo. Nelle carte della polizia Granducale, che lo teneva sotto controllo per le sue idee risorgimentali, lo si identifica come "il gobbo Puccini" a causa di una malformazione fisica dovuta alla scoliosi, che peraltro gli impedì di partecipare alla battaglia di Curtatone e Montanara. A caccia di nuove idee per "il bene della classe più numerosa e derelitta" della sua Pistoia, viaggiò per molta parte d'Europa, individuando nelle casse di risparmio quelle "macchine intelligenti capaci di razionalizzare la società e la produzione, in quanto mediatrici degli egoismi individuali". La sua pertinacia però fu tale da riuscire a coinvolgere per il progetto della Cassa di risparmio un piccolo gruppo di amici, tra cui il cugino Pietro Odaldi, Pietro Contrucci, Girolamo de' Rossi e il commissario granducale Agostino Fantoni. Puccini sviluppò doti letterarie, fu assiduo frequentatore del Gabinetto Vieussieux (molto vicino a Cosimo Ridolfi) e amico della poetessa inglese Louisa Grace Bartolini. Nominato socio ordinario dell'Accademia di scienze, arti e lettere di Pistoia (1820), fu tra i promotori della Società dei Parentali dei Grandi Italiani (1822); fondatore della società anonima Via Leopolda, avente per scopo la realizzazione di una strada che avrebbe unito Pistoia a Bologna attraverso l'Appennino. Sensibile all'educazione dei fanciulli - lui che ricevette una durissima formazione presso il collegio vescovile - fondò la Scuola di mutuo Insegnamento (1838) aperta a trenta bambini e trenta bambine, seguendo i modelli anglosassoni teorizzati da Andrew Bell e Joseph Lancaster. Per disposizione testamentaria nominò suo erede universale l'Orfanotrofio di Pistoia, mentre il suo fondo librario volle donarlo alla Biblioteca Forteguerriana.


palazzi di pregio

Palazzo Azzolini

Palazzo Azzolini nasce come Sede della Cassa di Risparmio di Pistoia, per poi diventare la prestigiosa Sede della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.
Il 30 giugno 1898 viene posata la prima pietra del Palazzo in via Roma, progettato dall'architetto bolognese Tito Azzolini (1837-1907), vincitore del concorso nazionale indetto nel 1897. La direzione dei lavori è affidata all'ingegnere pistoiese Telemaco Parri (1854-1931); le maestranze artigiane provengono dall'Officina di Alfonso e Amos Natali, mentre Giuseppe Chiti disegna e costruisce il soffitto del salone e Galileo Chini dipinge le figurazioni allegoriche ad ornamento degli interni, sperimentando un linguaggio di ispirazione rinascimentale di grande efficacia, dove la fluida eleganza dell'Art Nouveau convive con omaggi alla tradizione della pittura toscana dell'Ottocento. Il monumentale Palazzo viene inaugurato il 23 luglio 1905. 
Nel progetto di riqualificazione dell'area attorno alla Sede, vengono abbattuti i rimanenti ruderi di edifici e costruita la Loggia dei Mercanti (novembre 1913) ad opera dell'architetto Raffaello Brizzi, poi demolita nel 1936 per fare spazio all'edificio delle Poste e Telegrafi.
Nel 1948 la Cassa acquista il fabbricato Vannucci, attiguo alla Sede, e viene avviato il progetto di costruzione della Borsa merci ad opera dell'architetto Giovanni Michelucci, inaugurata nel 1950 e concessa in locazione.
Nel 1965 vengono ultimati i lavori di ampliamento della Sede centrale con l'edificazione di un palazzo attiguo che ospita gli uffici della Direzione generale. Nel 1973 si completa l'acquisto dell'antico palazzo dei Vescovi, poi restaurato dalla Cassa, inaugurato il 18 ottobre 1981 e destinato a sede museale. 

bibliografia

- Cassa di Risparmio di Pistoia, Notizie storiche economiche, Pistoia, Cassa di Risparmio di Pistoia, 1891;
- Cassa di Risparmio di Pistoia, Relazione al Consiglio amministrativo della Cassa di Risparmio di Pistoia sopra alcune questioni di storia e di arte relative all'ampliamento della via Francesco Magni secondo il progetto Bartolini, Pistoia, Cassa di Rsiparmio di Pistoia, 1895;
- Cassa di Risparmio di Pistoia, Il Concorso per il Palazzo della Cassa di Risparmio d Pistoia. Relazione, Pistoia, Cassa di Risparmio di Pistoia, 1898;
- Ministero d'Agricoltura, Industria e Commercio, Le Casse ordinarie di Risparmio in Italia dal 1822 al 1904. Notizie storiche presentate all'Esposizione di Milano del 1906, Roma, Tipografia Nazionale di Giovanni Bertero e C., 1906, pp. 303-305;
- Cassa di Risparmio di Pistoia, La Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia nel Cinquantenario della inaugurazione del Palazzo della Sede centrale, Pistoia, Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, 1955;
- Ivano Paci, L'attività bancaria: evoluzione istituzionale, strutturale e operativa (1831-1937), in Giorgio Petracchi (a cura di), Storia di Pistoia. IV: Nell'età delle rivoluzioni. 1777-1940, Firenze, Le Monnier, 2000, pp. 549-568;
- Gianluca Chelucci (a cura di), Un Palazzo nuovo di vecchio stile. La Sede della Cassa di Risparmio di Pistoia (1897-1931), Pistoia, Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, 2006;
- Roberto Baglioni, Cristina Tuci, Un patrimonio riscoperto. L'Archivio storico della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia (1526-1992), Milano, Intesa Sanpaolo, 2017.

fonti

- Chiara Caselli (inventario) e Alberto Cipriani (introduzione), L'Archivio storico della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia (1488-1938). Inventario con introduzione storica, Pistoia, Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, 2000.

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