Credito Mobiliare Fiorentino

Toscana, Firenze

data di fondazione02.08.1941
data di fusione30.12.1967

Il Credito Mobiliare Fiorentino fu costituito come società anonima il 2 agosto 1941. Primo presidente del Consiglio di Amministrazione fu il senatore del Regno conte Carlo Pignatti di Morano, sostituito alla sua morte (1944) dall'imprenditore Dante Sartori. Nel settembre 1947 il capitale sociale fu aumentato da 2 a 10 milioni di lire, poi ulteriormente a 50 milioni nel 1953 e a 100 milioni due anni più tardi. Il 6 marzo 1952 divenne presidente dell'Istituto il senatore democristiano Teresio Guglielmone che, un anno dopo (il 17 marzo), lasciò il posto al socio Francesco Balbis, in ottemperanza alla legge sull'incompatibilità parlamentare (legge 15 febbraio 1953 n. 60). Secondo la legge i membri del Parlamento non potevano ricoprire cariche "in istituti bancari o in società per azioni che abbiano, come scopo prevalente, l'esercizio di attività finanziarie, ad eccezione degli istituti di credito a carattere cooperativo" (art. 3). Nel 1964 l'Istituto passò sotto il controllo dell'Italmobiliare della famiglia Pesenti, che rilevò il pacchetto azionario del gruppo FIMI - Guglielmone. Carlo Aloisi divenne il nuovo presidente del Consiglio di Amministrazione e il capitale sociale venne aumentato da 100 a 600 milioni di lire, mediante emissione di 600.000 nuove azioni da 1.000 lire ciascuna. Il 30 dicembre 1967 l'Istituto fu assorbito dal Credito di Venezia e del Rio de la Plata. Da questa fusione per incorporazione, che coinvolse anche altri istituti, nacque l' Istituto Bancario Italiano.

relazioni

ente conservatore

fonti

- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde (ASI-Cariplo), Istituto Bancario Italiano e banche preesistenti, Credito Mobiliare Fiorentino, serie Verbali del Consiglio di Amministrazione, 1941-1966.

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