Cassa Rurale ed Artigiana di Mormanno
Calabria, Mormanno (CS)
La Cassa Rurale Cattolica di Mormanno fu costituita, nella forma di società cooperativa in nome collettivo a responsabilità limitata, il 20 agosto 1916, con atto firmato presso la stanza dell'arciprete adiacente alla Chiesa della città. Suo scopo fu «il miglioramento morale ed economico dei propri soci, mediante atti commerciali (esclusa ogni operazione aleatoria) e specialmente coll'estendere i benefici del piccolo credito a favore degli agricoltori» (art. 2, Statuto del 1916); erano inoltre ammessi come soci solo «cittadini di buona condotta morale e civile, giuridicamente capaci di assumere le responsabilità inerenti all'Istituto» (art. 5, Statuto del 1916). L'attività della Cassa Rurale, per quanto modesta, fu adeguata ai bisogni della zona, la cui economia era prettamente agricola e con un'industria armentizia. Nel 1935 risentì del fallimento della Banca dell'Agricoltura di Cosenza (già Cassa Rurale Federativa), alla quale la Cassa Rurale era federata sin dalla sua costituzione. Non potendo fronteggiare la situazione, sia per mancanza di liquidità sia per gli elevati impieghi, furono avviate le pratiche per l'assorbimento in altro Istituto di credito; tuttavia, per ragioni imprecisate, esse abortirono. Di fronte alle reiterate richieste di rimborso dei depositi, il Consiglio di Amministrazione della Cassa Rurale del 25 luglio 1935 deliberò di procedere alla bonaria liquidazione assicurando un rimborso totale dei risparmi; l'impegno fu mantenuto solo parzialmente. Modificò la propria denominazione in Cassa Rurale ed Artigiana per disposizione dell'Ispettorato del Credito del 20 febbraio 1938, con la quale si dava applicazione al Testo unico delle leggi sull'ordinamento delle casse rurali ed artigiane (regio decreto 26 agosto 1937, n. 1706). Il 30 gennaio 1946 l'Assemblea dell'Istituto mormannese deliberò a favore della fusione per incorporazione nella Cassa di Risparmio di Calabria per evitare lo scioglimento anticipato. La Cassa di Risparmio calabrese, che deliberò a favore dell'operazione il 23 luglio 1946, non doveva sostenere alcun onere (se non per l'assunzione del personale) data la buona consistenza patrimoniale della Cassa Rurale e fu autorizzata ad aprire uno sportello in Mormanno. La fusione per incorporazione della Cassa Rurale ed Artigiana di Mormanno nella Cassa di Risparmio di Calabria fu autorizzata con decreto ministeriale del 9 luglio 1947.
bibliografia
- Confederazione Fascista delle Aziende del Credito e dell'Assicurazione, Annuario delle Aziende di credito e finanziarie. 1939-1940, [Confederazione Fascista delle Aziende del Credito e dell'Assicurazione], Roma, 1940, p. 498;
- Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, n. 174, 1° agosto 1947.
fonti
- Archivio Storico della Banca d'Italia, fondo 1 Banca d'Italia, sottofondo 23 Vigilanza sulle Aziende di credito, prat. n. 5045, fasc. 1 [BA6 Cassa Rurale e Artigiana di Mormanno];
- Archivio Storico della Banca d'Italia, fondo 1 Banca d'Italia, sottofondo 23 Vigilanza sulle Aziende di credito, prat. n. 5046, fasc. 1 [BA6 Cassa Rurale e Artigiana di Mormanno];
- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania, Verbali del Consiglio di Amministrazione, 13 luglio 1946.