Monte di Credito su Pegno di Cremona

Lombardia, Cremona

data di fondazione16.12.1490
data di fusione27.11.1947

Il Monte dei Pegni di Cremona, le cui origini risalivano al dicembre 1490, aveva ceduto la propria sezione credito alla Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde nel 1927, mantenendo la sola sezione pegni sotto l'amministrazione della locale Congregazione di Carità. Con regio decreto 11 maggio 1933, lo Statuto del Monte fu riformato per uniformarne le norme alle disposizioni legislative dei Monti di pegno di seconda categoria e migliorarne l'efficienza operativa. Secondo il nuovo testo, il Monte ebbe per scopo «di sovvenire i poveri mediante la concessione di prestiti contro pegno di cose mobili aventi un valore commerciale» (art. 2). Praticò interessi sui prestiti del 7% per somme fino a lire 299 e del 8% per somme superiori, a cui si aggiungeva una tassa fissa del 1-2% per il rimborso delle spese di custodia e assicurazione del pegno. Furono ammessi come pegni oggetti in metalli e pietre preziose, biancheria, attrezzi e merci, con esclusione di oggetti fragili e corruttibili, ingombranti, arredi di vestiario, e ogni oggetto di natura e funzione militare. I pegni erano stimati in base al valore intrinseco commerciale ("escluso qualsiasi prezzo di affezione", art. 17) e le sovvenzioni non potevano eccedere i 4/5 del valore di stima del pegno. Il Monte poteva anche ricevere depositi a custodia e assumere servizi di esazione e di cassa per enti pubblici, anticipando anche le somme necessarie per la gestione dei servizi su cui poteva esigere un interesse non superiore al tasso ufficiale di sconto aumentato dell'1,5%; inoltre gli fu consentito di impiegare i capitali eccedenti gli occorrenti bisogni giornalieri, in anticipazioni su titoli del debito pubblico dello Stato, mutui ipotecari a privati e corpi morali, anticipazioni ad impiegati e salariati delle pubbliche amministrazioni contro cessione del quinto dello stipendio o del salario. Gli utili netti di gestione annuale dovevano essere devoluti a profitto dell'Istituto, specie per la riduzione degli oneri gravanti il pegno. Fu trasformato in Monte di Credito su Pegno in applicazione delle disposizioni sul riordino dei Monti di Pietà nel 1938 (legge 10 maggio, n. 745). Per regio decreto 11 febbraio 1943, n. 140 assorbì il Monte di Credito su Pegno di Ostiano; l'operazione fu deliberata dal Consiglio di Amministrazione del Monte cremonese del 9 e 30 settembre e del Monte ostianese l'8 settembre e 1° ottobre 1943. Nel 1947 fu incorporato, per decreto del Capo Provvisorio dello Stato 27 novembre, n. 1515 nel Monte di Credito su Pegno di Milano. L'operazione era stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del Monte di Cremona il 7 febbraio e da quello di Milano il 16 settembre 1947.

bibliografia

- Statuto (1933), in Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, Bollettino di notizie sul credito e sul risparmio. Monti di Pegno di seconda categoria. Statuti e trasformazioni. Anni 1931-32-33-34, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1937, pp. 308-313;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 77, 3 aprile 1943;
- Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, n. 8, 12 gennaio 1948;
- https://www.monspietatis.org/it/montipieta/view/monte_pieta_cremona_101.html?p=1, accesso 4 aprile 2023.

fonti

Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Monte di Pietà di Milano, Verbali del Consiglio di Amministrazione, 16 settembre 1947.

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