Il Monte di Pietà 'Gregorio Rossi' di Palmi fu fondato per lascito testamentario di Gregorio Rossi del 9 novembre 1737 (rogito notaio Placido Vallone). Dal 1862 l'amministrazione fu affidata alla locale Congregazione di Carità. Secondo lo statuto approvato nel 1908 (regio decreto 16 novembre 1908, n. 510), il Monte ebbe lo scopo di «1° accordare sovvenzioni a tempo determinato, sopra pegni ai bisognosi e poveri del comune; 2° prendere in custodia effetti preziosi e titoli di credito; 3° ricevere depositi fruttiferi in numerario» (art. 3). Praticò interessi del 5%, a cui era aggiunta una tassa fissa nella misura del 0,10-0,50 a seconda dell'ammontare del pegno. Come pegni furono ammessi oggetti d'oro e d'argento, gioielli, oggetti di metallo lavorato, lingerie di pezza e tessuti in seta. Gli utili netti di gestione annuale dovevano essere distribuiti per il 60% ad incremento del patrimonio del Monte e per il 40% in opere di beneficenza. Fu trasformato in Monte di Credito su Pegno in applicazione delle disposizioni che riordinarono i Monti di Pietà del 1938 (legge 10 maggio, n. 745). Per decreto del Presidente della Repubblica del 20 febbraio 1958, n. 236, fu incorporato nella Cassa di Risparmio di Calabria; il provvedimento sanzionò quanto deliberato dal Commissario provvisorio del Monte del 2 novembre 1957 e dal Consiglio di Amministrazione della Cassa del 29 novembre 1957. Con il relativo incameramento del patrimonio del Monte, la Cassa di Risparmio si assunse anche l'impegno di continuare in Palmi l'attività del Monte mediante l'apertura di uno sportello per le sole operazioni pignoratizie (decreto ministeriale 16 aprile 1958).