Cassa di Risparmio di Macerata

Marche, Macerata

data di fondazione04.02.1846
data di fusione10.10.1929

La Cassa di Risparmio di Macerata fu costituita ad opera di benemeriti, primo fra i quali il barone Camillo Narducci Boccaccio, gonfaloniere della città, in base ad autorizzazione sovrana del 4 febbraio 1846. Il capitale iniziale ammontò a scudi 1700. Il primo presidente fu Camillo Narducci-Boccaccio e vicepresidente fu Lauro Lauri; i consiglieri furono: conte Telesforo Carradori, marchese Carlo Costa, avv. Candido Paoletti, Luigi Pignotti, Carlo Montini, Francesco Salustri.
Fu operativa dal 28 giugno 1846.
Nel 1920 iniziò l'espansione nelle zone circostanti, con l'insediamento di 6 filiali, a cui se ne aggiunsero altre 5 nel 1926.
Nel 1927, in applicazione del regio decreto legge del 10 febbraio, n. 269, incorporò 7 piccole casse di risparmio con piazza nella propria zona di attività: Cassa di Risparmio di Apiro; Cassa di Risparmio di Appignano; Cassa di Risparmio di Cingoli; Cassa di Risparmio di Loro Piceno; Cassa di Risparmio di Mogliano; Cassa di Risparmio di Pollenza; Cassa di Risparmio di Treia.
Nel 1929, si fuse con le consorelle di Camerino, di Recanati e di Tolentino, a formare la Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata (regio decreto legge del 10 ottobre 1929, n. 1979).

bibliografia

- Associazione fra le casse di risparmio italiane, Le Casse di risparmio italiane nel secondo venticinquennale della loro associazione (1938-1962), Roma, Tipografia delle Terme, 1962, pp. 254-255;
Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, a. 70°, 22 novembre 1929, n. 272, pp. 5212-5213.

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