Centrobanca - Banca Centrale di Credito Popolare
Lombardia, Milano
Centrobanca fu costituita il 28 maggio 1946 (rogito Alessandro Guasti) a Milano con la denominazione di Banca Centrale di Credito Mobiliare per iniziativa dell'Istituto di Credito delle Casse di Risparmio Italiane, l'Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane e l'Istituto Centrale di Banche e Banchieri ed il concorso al capitale iniziale di lire 1 milione anche di alcune banche popolari (Banca Mutua Popolare di Verona, Banca Popolare di Cremona, Banca Mutua Popolare di Bergamo, Banca Popolare di Lecco, Banca Popolare di Intra, Banca Agricola Mantovana, Banca Popolare di Crema, Banca Mutua Popolare Agricola di Lodi, Banca Popolare di Novara, Banca Popolare di Milano). Suo scopo fu «di raccogliere il risparmio ed esercitare il credito a medio termine» (art. 3 Statuto 1946). L'autorizzazione del Ministero delle Finanze e del Tesoro fu subordinata all'aumento del capitale a 300 milioni, deliberato dall'Istituto il 29 marzo 1949. L'Istituto iniziò però di fatto ad operare nel 1952, quando ottenne l'accesso ad anticipazioni del Ministero del Tesoro su disponibilità dell'European Recovery Program in favore delle piccole e medie imprese e l'autorizzazione ad intraprendere operazioni con il neo-costituito Istituto Centrale per il Credito a Medio Termine a favore delle Piccole e Medie Imprese (Mediocredito). Sin dall'avvio l'Istituto operò appoggiandosi alla struttura bancaria delle banche popolari partecipanti al proprio capitale. Nel 1954 inserì nella propria denominazione anche la forma abbreviata Centrobanca e incrementò il capitale a lire 600 milioni, poi aumentato a 1 miliardo l'anno successivo. I finanziamenti dell'Istituto furono destinati in prevalenza alle piccole e medie imprese industriali delle zone in cui la presenza delle banche popolari fu più capillare. Nell'ambito di questi finanziamenti, furono prevalenti i crediti agevolati, erogati a valere su leggi e fondi speciali dello Stato per favorire l'incremento della produttività e dell'occupazione della piccola e media industria (es. legge 31 luglio 1954, n. 626 e legge 30 luglio 1958, n. 623) e l'esportazione di forniture industriali da parte delle stesse (legge 22 dicembre 1953, n. 955 e successive). Più circoscritta fu la sua azione in altri ambiti, seguita a specifici interventi legislativi: il credito agrario (decreto ministeriale 5 marzo 1955), a cui corrispose la creazione della Sezione di Credito agrario; il credito alberghiero (legge 4 agosto 1955, n. 691). Per modifica dello statuto nel 1970, la denominazione fu cambiata in Centrobanca - Banca Centrale di Credito Popolare e nello scopo sociale fu aggiunto l'esercizio del credito agrario di miglioramento, a cui si affiancò, per successiva modifica dello Statuto nel 1974, la possibilità di compiere operazione di credito a lungo termine. Dalla metà degli anni '70 l'Istituto dovette fronteggiare le difficoltà nel finanziare le proprie attività dovute all'elevata inflazione, l'instabilità dei mercati finanziari e la mancata o ritardata operatività di leggi su finanziamenti agevolati. Nel corso degli anni '80 furono apportate modifiche dello statuto (1984, 1986 e 1987) per adeguare l'operatività alle disposizioni delle autorità monetarie e il capitale sociale giunse a lire 200 miliardi nel 1989; inoltre, dal 1983 furono aperte Uffici di rappresentanza a Roma, Bari, Bologna, Firenze, Napoli, Vicenza, Jesi e Torino. Nell'agosto 2000 il 66,26% dell'Istituto fu acquisito dalla Banca Popolare di Bergamo-Credito Varesino (BPB-CV); l'anno successivo, con l'aumento della quota di controllo al 91,73%, l'Istituto si avviò a diventare la banca di investimenti di riferimento del Gruppo BPB-CV. Il 13 maggio 2003 Centrobanca acquisì l'80% di IW Bank. Quando BPB-CV diede origine con Banca Popolare Commercio e Industria e Banca Popolare di Luino e di Varese a Banche Popolari Unite (BPU) il 24 giugno 2003, Centrobanca confluì nel Gruppo omonimo. Con la creazione di Unione di Banche Italiane (UBI Banca) dall'incorporazione di Banca Lombarda e Piemontese da parte di BPU il 28 marzo 2007, l'Istituto entrò nell'orbita del Gruppo omonimo svolgendo la funzione di Corporate e Investment Bank dello stesso. Il 6 maggio 2013 Centrobanca fu fusa per incorporazione in UBI Banca (con effetti contabili e fiscali a decorrere dal 1° gennaio 2013), e, contestualmente, UBI Banca subentrava all'Istituto nella sua partecipazione in IW Bank. L'operazione, ufficialmente avviata il 6 febbraio ed autorizzata da Banca d'Italia il 20 febbraio 2013, era già stata preannunciata nel novembre 2011 e rientrava nell'ambito di un processo di semplificazione strutturale delle attività di finanza a livello di Gruppo.
personalità di rilievo
Ettore Cambi
(Poggibonsi, 22 febbraio 1881-Montepulciano, 27 agosto 1972)
Nato in una famiglia operaia, durante gli studi di ragioneria a Siena, fu impiegato del comune di Poggibonsi. Vincitore del concorso per la ragioneria del Ministero del Tesoro nel 1901, si trasferì a Roma; nel frattempo conseguì la maturità classica e poi la laurea in Giurisprudenza nel 1917. Durante il Primo conflitto mondiale fu inviato in zona di guerra come controllore di cassa e poi fu mobilitato. Nel 1918 fu promosso Ispettore centrale di ragioneria e nel 1924 Ispettore generale del Ministero del Tesoro, assumendo anche incarichi di rappresentanza nei Consigli di Amministrazione di alcune aziende statali (es. Ferrovie e Poste e telegrafi). Nel 1926 divenne direttore del Servizio ispezione della Ragioneria generale dello Stato e, dal 1932, Ragioniere generale dello Stato; al contempo, ebbe vari incarichi in enti e aziende pubbliche. Avendo svolto funzioni anche nel Governo di Salò dopo il 25 luglio 1943, fu sospeso e collocato a riposo d'ufficio in base alle leggi sull'epurazione; provvedimenti revocati tuttavia pochi mesi dopo. Rifiutato il reintegro nell'Amministrazione pubblica, collaborò con l'United Nations Relief and Rehabilitation Administration e poi, al suo scioglimento, diventò il direttore generale delll'Amministrazione degli Aiuti Internazionali dalla sua costituzione nel settembre 1947 fino al 1959. In contemporanea ebbe altre responsabilità, tra cui quella della presidenza di Centrobanca, assunta il 28 dicembre 1949 e lasciata il 10 aprile 1959. Ritiratosi a Montepulciano, nell'ultimo decennio della sua vita si dedicò all'attività di pubblicista per la Rivista Bancaria (collaborazione che risaliva all'immediato secondo dopoguerra) e altre riviste, tra cui Globo.
palazzi di pregio
Palazzo Litta Modignani
Le origini del Palazzo risalgono agli anni Ottanta del XV secolo, quando la famiglia nobiliare Litta acquistò due edifici nell'antica contrada Passarella e li unì in unico palazzo. Con l'acquisto di ulteriori edificazioni adiacenti da parte della famiglia, dal 1727 furono avviati i lavori di ricostruzione (affidati ad un architetto il cui nome è ad oggi sconosciuto), che si conclusero intorno al 1740. Nel corso dell'800 la proprietà passò prima ai Cusini e quindi ai Modignani. Il Palazzo, che prospetta oggi su corso Europa (al civico n. 16), ha una sobria facciata tardo-barocca, dalle linee marcatamente orizzontali, al centro della quale si apre un portale strombato ad arco ribassato. Al centro del Palazzo vi è un cortile porticato con colonne tuscaniche; dal cortile, attraverso un criptoportico, si passa per un passaggio coperto e si accede ad una grande scalone decorato a stucchi da Giocondo Albertolli e con un affresco ("L'Aurora") nella volta di Andrea Appiani. Dal 1984 il Palazzo è stato sede di Centrobanca.
bibliografia
- Stefano Sepe, Cambi, Ettore, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 34, 1988, accessibile in https://www.treccani.it/enciclopedia/ettore-cambi_%28Dizionario-Biografico%29/, accesso aprile 2023;
- Alberico Barbiano Belgiojoso, Palazzo Litta Modignani in Milano, fotografie di C. Pessina, Milano, Centrobanca-Arti Grafiche Amilcare Pizzi, 1994;
- Pier Francesco Asso, Gabriella Raitano, Trasformazione e sviluppo del credito mobiliare negli anni del governatorato Menichella, in Franco Cotula (a cura di), Stabilità e sviluppo negli anni Cinquanta. 3. Politica bancaria e struttura del sistema finanziario, Roma-Bari, Laterza, 1999, pp. 381-387;
- Giandomenico Piluso, Gli istituti di credito speciale, in Franco Amatori, Duccio Bigazzi, Renato Giannetti, Luciano Segreto (a cura di), Storia d'Italia. Annali 15. L'industria, Torino, Einaudi, 1999, pp. 507-547;
- Vera Zamagni, Il credito all'industria, in Alberto Cova, Salvatore La Francesca, Angelo Moioli, Claudio Bermond (a cura di), Storia d'Italia. Annali 23. La banca, Torino, Einaudi, 2008, pp. 765-784;
- Giorgio Frigeri, La storia dal 1970 al 2007, in Banca Popolare di Bergamo 1869-2009. Con i piedi nel borgo e la testa nel mondo, a cura di Marzio Achille Romani, Bergamo, UBI Banca Popolare di Bergamo, 2009;
- Eugenia Bianchi (a cura di), Palazzo Litta a Milano, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2017.
fonti
- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Centrobanca, Verbali delle Assemblee, 1946-2013;
- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Centrobanca, Verbali del Consiglio di Amministrazione, 1946-1976;
- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico IW Bank, Verbali del Consiglio di Amministrazione, 2003-2005 e 2007-2008;
- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Unione di Banche Italiane, Bilanci a stampa, 2007-2013.