Mediocredito Emilia Romagna

Emilia Romagna, Bologna

data di fondazione1954
data di fusione1994

L'Istituto di Credito per il Finanziamento a Medio Termine alle Medie e Piccole Imprese dell'Emilia e della Romagna, ente di diritto pubblico, venne costituito con decreto ministeriale del 20 dicembre 1954, ai sensi della legge 22 giugno 1950 n. 445 recante i provvedimenti circa la costituzione di tali istituti regionali. L'istituto cominciò la propria attività con un fondo di dotazione iniziale di 500 milioni di lire, innalzato nel 1962 a oltre un miliardo, ripartito fra 32 enti partecipanti: 21 casse di risparmio e Monti di credito su pegno, 7 banche popolari e cooperative, 4 aziende di credito ordinario. Degli istituti in seguito confluiti nel gruppo Intesa Sanpaolo parteciparono la Cassa di Risparmio in Bologna (che versò 124 milioni di lire), la Cassa dei Risparmi di Forlì (22 milioni), la Cassa di Risparmio e Monte di Credito su Pegno di Mirandola (12 milioni), la Banca del Monte di Parma (10 milioni). L'apporto all'economia della regione fu immediato, tanto che già nel 1962 si registravano impieghi per circa 10 miliardi di lire: ciò concorse al mutamento della struttura economica della regione, in quegli anni caratterizzata in prevalenza dall'attività agricola e dalle industrie di trasformazione dei prodotti della terra. Il settore industriale raggiunse così elevate punte di sviluppo. Nell'agosto 1992, dalla fusione dell'Istituto con Ircaer (Istituto Regionale di Credito Agrario per l'Emilia Romagna) e con la sezione Opere pubbliche della Cassa di Risparmio in Bologna nacque Bimer Banca, poi incorporata nel 1994 nella stessa Cassa bolognese.

relazioni

ente conservatore

bibliografia

- Associazione Bancaria Italiana, Annuario delle aziende di credito e finanziarie, 1954-1955, Roma, 1955, p. 80;
- Tancredi Bianchi, Il credito a medio termine. 10 anni di attività degli Istituti regionali, Milano, Comitato di coordinamento tra gli Istituti regionali di credito a medio termine, 1963;
- Carlo Cambi, Casse, con Bologna cinque "minori" ma Piacenza si defila, in "La Repubblica", 21 agosto 1992.

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