Banca Popolare Cooperativa di Vieste
Puglia, Vieste
La Banca Popolare Cooperativa di Vieste, società anonima cooperativa di credito, venne fondata il 28 dicembre 1886. In base al proprio statuto la Banca poteva: concedere prestiti sull'onore e sovvenzioni su pegno di effetti pubblici e di oggetti preziosi; effettuare operazioni di credito agrario e di sconto; amministrare senza lucro il patrimonio di altre società cooperative o di mutuo soccorso; ricevere valori in custodia o in amministrazione. Nei primi trent'anni di attività i depositi della Banca crebbero di anno in anno: da 64.331 lire del primo esercizio ad 1.300.000 lire del 1914. La crescita dell'Istituto riprese alla fine della Prima guerra mondiale quando, nel 1919, i depositi raggiunsero i 4 milioni di lire per poi arrivare, grazie alle favorevoli condizioni economiche del periodo e alle rimesse degli emigrati in America, ai 12 milioni del 1927. Questa crescita fu però interrotta dalla crisi americana del 1929, che causò il ritiro dei depositi da parte degli emigrati, dai cattivi raccolti del biennio 1929-30, che provocarono il mancato pagamento di cambiali per quasi 3.500.000 lire e dall'apertura a Vieste, tra il 1926 e il 1928, delle filiali concorrenti del Credito Pugliese e della Banca Meridionale di Credito. Dopo qualche tentativo andato a vuoto, in quanto ancora in grado "di assolvere, come azienda a carattere locale, all'utilissima funzione di soddisfare le esigenze del ceto più modesto", nel 1937 l'Istituto fu definitivamente assorbito dal Banco di Napoli.
fonti
- Archivio Storico Banca d'Italia, Vigilanza sulle aziende di credito, pratt., n. 6819, fasc. 1;
- Archivio Storico Banca d'Italia, Ispettorato del credito, pratt., n. 643, fasc. 21.