Banca Agricola Industriale di Gioia del Colle
Puglia, Gioia del Colle
La Banca Agricola Industriale di Gioia del Colle, società anonima, venne costituita il 27 maggio 1912 con un capitale sociale di 50.000 lire, suddiviso in 500 azioni da 100 lire ciascuna e subito aumentato a 100.000 lire dopo una serie di operazioni di sconto, "veramente superiore alle previsioni e tutte a firme di assoluta solvibilità", avvenute nei primi mesi di vita dell'Istituto. Durante la seduta del Consiglio di Amministrazione del 12 gennaio 1915, il presidente Nicola Serino Romano, "a seguito di verbali intese con l'illustre Direttore della Banca d'Italia Sede di Bari trov[ò] di grande convenienza per la Società di assumere la corrispondenza di tale Istituto rendendosi, così, bancabile la piazza di Gioia". Nel 1947, in base alle disposizioni del nuovo codice civile, che soppresse la locuzione "società anonima", l'Istituto fu trasformato in società per azioni e il capitale sociale elevato ad 1.200.000 lire, suddiviso in 1.200 azioni da 1.000 lire ciascuna. Dieci anni più tardi la Banca si trova in stato di assoluto abbandono e di grandi disordini, in guisa che, allo stato, non è in grado di fornire precisi elementi di orientamento sulla reale consistenza finanziaria; gli uffici "mancano completamente di organizzazione contabile e strumentale"; il portafoglio degli effetti dei clienti si presenta confuso, irregolare e persino incompleto. Controllato dal Banco di Roma, il 1° agosto 1974 l'Istituto fu assorbito dalla Banca di Andria, insieme alla Banca Agricola Commerciale di Altamura, alla Banca Fasanese e alla Banca d'Innella di Spinazzola.
relazioni
ente conservatore
fonti
- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio Banco Ambrosiano Veneto (ASI-BAV), Banco Ambrosiano Veneto Sud, Banca Agricola Industriale di Gioia del Colle, serie Verbali del Consiglio di Amministrazione, 1923-1974.