Banca dell'Associazione Agraria di Cerignola
Puglia, Cerignola
La società anonima Banca dell'Associazione Agraria di Cerignola venne costituita il 26 dicembre 1874 su iniziativa di Raffaele d'Amati, primo presidente, che "con sana volontà d'intendimenti e di opere, dette alla cittadinanza la possibilità di toglierla dallo sbaraglio dell'usura". L'Istituto poteva svolgere operazioni di Banca di ogni genere, per conto proprio e per conto di terzi, e assumere l'esercizio di esattorie provinciali e comunali e di tesorerie di enti pubblici, corpi morali e magazzini generali. Personalità di spicco dell'Istituto fu Francesco Vasciaveo, ininterrottamente in Banca dal 1894 al 1937, prima come consigliere e poi, dal 1912, come presidente del Consiglio di Amministrazione. Punto di riferimento per le fasce meno agiate della popolazione (agricoltori, commercianti al dettaglio, artigiani e piccoli proprietari), la Banca operò in una piazza prevalentemente agricola, in concorrenza con il Consorzio Agrario Cooperativo, il Credito Agricolo di Cerignola e le agenzie del Banco di Napoli e del Banco di Roma. Ad un periodo di feconda attività, basata essenzialmente sul piccolo credito, seguì quello della "insana espansione sino ad assumere l'atteggiamento della grande Banca", con la creazione di una dipendenza fuori Provincia e la concessione di grossi finanziamenti commerciali. Gli immobilizzi e le insolvenze provocarono una grave crisi, per il cui superamento fu necessaria la riduzione del capitale sociale e l'utilizzo delle riserve ordinarie e straordinarie. Con provvedimento 18 maggio 1937 n. 309, l'Ispettorato per la Difesa del Risparmio e per l'Esercizio del Credito concesse il nulla osta all'incorporazione dell'Istituto, insieme alla Banca Popolare di Roccadaspide (n. 307) e alla Banca Lionetti di Bisignano (n. 308), nel Banco di Napoli, sulla base delle rispettive situazioni patrimoniali al 31 dicembre 1936.
fonti
- Archivio Storico Banca d'Italia, Vigilanza sulle aziende di credito, pratt., n. 6316, fasc. 1;
- Archivio Storico Banca d'Italia, Ispettorato del credito, pratt., n. 13, fasc. 13; n. 655, fasc. 9;
- Archivio Storico Banca d'Italia, Raccolte diverse, Statuti e Regolamenti, pratt., n. 766, doc. 45.