La Cassa di Risparmio di Cassano Murge nacque su iniziativa del Consiglio comunale, che ne deliberò la costituzione in data 23 ottobre 1870, con un fondo di dotazione iniziale di circa 13.000 lire. Nel 1879 il fondo fu aumentato di 20.000 lire con il concorso delle Opere Pie locali del Purgatorio e del Rosario. Dei cinque membri del Consiglio di Amministrazione tre erano nominati dal Consiglio comunale, gli altri due dalle Opere Pie. Tra gli impieghi consentiti dallo statuto originario vi erano i prestiti, tra 5 e 100 lire, su pegno di metalli preziosi, telerie e seterie nuove, derrate e titoli pubblici, lo sconto di cambiali e l'anticipazione di affitti di fondi rustici e urbani. Lo statuto successivo consentì anche l'acquisto di titoli emessi o garantiti dallo Stato e di cartelle fondiarie e i mutui, anche chirografari, a corpi morali. La lieve entità dei depositi e la scarsa attività favorirono l'assorbimento dell'Istituto, nel 1929, da parte della Cassa di Risparmio del Banco di Napoli, che incorporò nella stessa operazione altre dodici casse meridionali su suggerimento dell'allora ministro dell'Economia Nazionale Giuseppe Belluzzo e in ottemperanza alla legge del 1927 sul riordinamento delle casse di risparmio. La Cassa napoletana, tuttavia, avrebbe potuto assorbire solo quegli istituti nelle cui città il Banco di Napoli fosse stato presente con una propria filiale; per gli altri istituti, compreso quello di Cassano delle Murge, occorreva che la Cassa del Banco aprisse un'agenzia o un recapito. Il Ministero competente, sollecitato dal direttore generale del Banco Giuseppe Frignani, autorizzò così l'apertura di un'agenzia a Muro Lucano e di un recapito a Casamassima, Cassano delle Murge, Santeramo in Colle, Marsiconuovo, Lucera e Forino con regio decreto 25 aprile 1929 n. 905.