Società Bancaria Napoletana

Campania, San Giuseppe Vesuviano

data di fondazione06.05.1923
data di fusione16.12.1977

La Società Bancaria Napoletana, società anonima, fu costituita a San Giuseppe Vesuviano il 6 maggio 1923 con un capitale sociale di 200.000 lire, suddiviso in duemila azioni da cento lire ciascuna. Primo presidente del Consiglio di Amministrazione fu Antonio Carbone, proprietario di 910 azioni. Dopo i primi anni di lenta ma costante crescita, nel 1930 l'Istituto dovette rilevare una forte diminuzione dei depositi, dovuta a un raccolto eccezionalmente abbondantissimo con conseguente crollo dei prezzi: ne è derivato che i contadini, che rappresentano la maggioranza dei nostri depositanti, non solo non hanno potuto accumulare nuovi risparmi, ma hanno dovuto invece ritirarne per pagare i canoni di proprietari dei fondi, e per far fronte alle spese della semina. A ciò si aggiunse il grave dissesto della Banca Raffaele Ambrosio e figlio, collettiva di San Giuseppe Vesuviano che generò panico fra i risparmiatori locali, che si affrettarono a ritirare i propri depositi anche dalla Società Bancaria Napoletana, e l'insolvenza di un cliente che la Banca valutava tra i buoni e che [produsse] una perdita di 28mila lire. Questa situazione di incertezza si protrasse fino alla fine degli anni '40, a causa delle sanzioni, del conflitto bellico e della congiuntura economica internazionale. "Il successo sembra nuovamente arridere alla Nostra banca, dopo i molti anni della nostra amministrazione, densi di tanti eventi e di qualche calamità, durante i quali mai vacillò in noi la fiducia nelle sorti aziendali": così si legge nel verbale dell'Assemblea generale dei soci del 30 aprile 1950. L'Assemblea straordinaria del 6 giugno 1977 deliberò la fusione per incorporazione dell'Istituto nella Banca di Calabria, avvenuta il 16 dicembre successivo con atto rogato dal notaio Nicola Marranghello. Contemporaneamente furono assorbiti dalla Banca di Calabria anche il Credito Sannite di Benevento e la Banca di Credito e Sovvenzioni di Reggio Calabria. Al momento dell'incorporazione il capitale sociale dell'Istituto era interamente controllato dal Banco di Roma.

relazioni

ente conservatore

fonti

- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio Banco Ambrosiano Veneto (ASI-BAV), Banco Ambrosiano Veneto Sud, Società Bancaria Napoletana, serie Verbali del Consiglio di Amministrazione, 1923-1977.

nella mappa