Banca Popolare di Roccadaspide
Campania, Roccadaspide
La Banca Popolare di Roccadaspide, società anonima cooperativa a capitale illimitato, venne costituita il 13 agosto 1893. A norma di statuto la Banca poteva: scontare cambiali, fatture, buoni del Tesoro, mandati provinciali o comunali; concedere sovvenzioni contro deposito di effetti pubblici e prodotti agrari o industriali; ricevere valori in custodia e in amministrazione; effettuare servizio di cassa per conto terzi; amministrare senza lucro il patrimonio di altre società cooperative o di mutuo soccorso.
La crisi degli anni 30 colpì duramente l'Istituto, che perse progressivamente di importanza ed efficienza: la situazione patrimoniale al 31 dicembre 1936, ad esempio, contava capitale e riserve per 89.000 lire, un portafoglio di 220.000 lire, e depositi per sole 378.000 lire, cifre insufficienti alle esigenze della città, che all'epoca aveva circa 8.000 abitanti. L'Assemblea straordinaria dei soci del 22 ottobre 1936 autorizzò il Consiglio di Amministrazione della Popolare ad aprire trattative con istituti bancari di grandi dimensioni per l'assorbimento dell'azienda o per la sua messa in liquidazione.
L'anno seguente l'Istituto fu assorbito dal Banco di Napoli, che aprì a Roccadaspide una propria agenzia.
fonti
- Archivio Storico Banca d'Italia, Ispettorato del credito, pratt., n. 13, fasc. 10; n. 659, fasc. 30;
- Archivio Storico Banca d'Italia, Raccolte diverse, Statuti e Regolamenti, pratt., n. 18, doc. 12.