La Banca Commissionaria Milanese venne costituita sotto forma di società anonima il 3 marzo 1922, con un capitale sociale di 2 milioni di lire suddiviso in 20.000 azioni, delle quali oltre 18.000 sottoscritte dalla Banca Pescetti, Regoli, Sacerdoti & C. e quasi interamente cedute a privati cittadini pochi giorni dopo. Il 10 luglio 1923 si ebbe il primo aumento di capitale, che passò da 2 a 3 milioni di lire, cui seguì un ulteriore aumento, da 3 a 5 milioni, l'anno seguente. Con delibera assembleare del 6 agosto 1929 l'Istituto assunse la denominazione di Banca Provinciale di Depositi e Sconti. Dal 1942 al 1955 presidente del Consiglio di amministrazione fu il duca Marcello Visconti di Modrone, già podestà di Milano dal 1929 al 1935. Trasformatasi nel 1960 in società per azioni, nel 1965 incorporò il Banco Bovisio di Vigevano e nel 1968 la Banca Popolare San Gaetano di Torino. Fra un azionariato piuttosto frammentato (circa 14.500 soci nel 1961) figuravano istituti di credito di primaria importanza, come la Banca Commerciale Italiana, il Credito Italiano, il Banco di Napoli, la Banca Provinciale Lombarda, l' Istituto Bancario Italiano e la Banca Popolare di Milano. Nel 1970 l' Istituto Bancario San Paolo di Torino acquisì la partecipazione di maggioranza nella banca, che modificò la denominazione sociale in "Banca di Depositi e Sconti", acquistando i pacchetti azionari dello I.O.S. Financial Holding Ltd (circa 100.000 azioni) e della Fideuram (Fiduciaria Europeo Americana spa, circa 270.000 azioni), e nel 1972 la incorporò. Al momento dell'incorporazione la Banca di Depositi e Sconti aveva due sportelli a Milano, uno a Torino e uno a Vigevano.