Banco Sant'Alessandro
Lombardia, Bergamo
Il Banco Sant'Alessandro fu fondato a Bergamo nel 1910 come ditta privata e trasformato in società anonima nel febbraio 1925, con un capitale iniziale di un milione di lire, ben presto aumentato a cinque milioni. Primo presidente del Consiglio di amministrazione fu Francesco Bettinelli, in seguito sostituito da Giuseppe Locatelli, affiancato dal direttore generale Giovanni Goisis. Nel 1926 l'Istituto aderì al Sindacato nazionale per le banche cattoliche ed effettuò la prima elargizione a scopo benefico: 5.700 lire suddivise in piccole cifre erogate quasi esclusivamente ad istituzioni cattoliche, come la Casa dell'orfano, le Piccole serve del Sacro cuore, il tubercolosario di Torre Boldone e gli asili infantili di zona (Casirate d'Adda, Carvico, Verdello). Nello stesso anno, come contributo alla battaglia del grano, venne acquistata per 880 lire una macchina seminatrice, concessa in uso gratuito ai contadini clienti del Banco. Dal 1927, azionista di maggioranza dell'Istituto fu il Banco San Siro, che deteneva 43.500 azioni su un totale di 50.000. L'Assemblea dei soci del 21 febbraio 1932 deliberò la fusione dell'Istituto con il Banco San Siro, il Credito Pavese, il Piccolo Credito Sant'Alberto e il Piccolo Credito del Basso Lodigiano (queste banche avevano già deliberato la fusione il giorno precedente), da cui nacque la Banca Provinciale Lombarda il 19 aprile successivo, con un capitale di 25 milioni di lire suddiviso in 250.000 azioni.