Cassa di Risparmio di Sutri
Lazio, Sutri
Avendo ottenuto un lascito di 1.000 lire da Giovanni Zuccari di Carbognano con testamento del 14 aprile 1878, nel 1886 il Consiglio Comunale di Sutri deliberò di impiegare tale somma per la costituzione di una cassa di risparmio cittadina. Altre 2.100 lire, suddivise in 21 azioni da 100 lire ciascuna, andarono a formare il fondo di dotazione iniziale della Cassa di Risparmio di Sutri, che iniziò la propria attività il 1º gennaio 1887. Lo statuto originario consentì solo le sovvenzioni cambiarie, mentre quello del 1895 permise anche la concessione di mutui ipotecari e l'acquisto di titoli emessi o garantiti dallo Stato e di cartelle fondiarie. Almeno fino ai primi anni del '900, tuttavia, quello cambiario fu l'unico impiego sfruttato dalla Cassa: scarse furono le erogazioni a scopo benefico o di pubblica utilità, che si limitarono a piccoli sussidi concessi alle Cucine Economiche e alle "zitelle povere". Nel volume Le Casse ordinarie di Risparmio in Italia dal 1822 al 1904, pubblicato dal Ministero d'Agricoltura Industria e Commercio nel 1906 si legge che "l'azione della Cassa di Sutri è stata piccola e lenta, né accenna ad un largo sviluppo quale sarebbe desiderabile nel paese essenzialmente agricolo e povero di capitali dove si svolge la sua attività". Probabilmente per questo motivo nel 1928 l'Istituto confluì nelle Casse di Risparmio Riunite di Ronciglione, Sutri, Capranica e Caprarola, incorporate, a loro volta, nella costituenda Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo con il regio decreto del 25 febbraio 1937, n. 318.
bibliografia
- Ministero d'Agricoltura, Industria e Commercio, Le Casse ordinarie di Risparmio in Italia dal 1822 al 1904. Notizie storiche presentate all'Esposizione di Milano del 1906, Roma, Tipografia Nazionale di Giovanni Bertero e C., 1906, pp. 510-511;
- Enrico Cruciani, Giovanni Mancinelli, Sutri, Viterbo, Agnesotti, 1991.