Banca Popolare Cooperativa di Atina
Lazio, Atina
La Banca Popolare Cooperativa di Atina, società anonima cooperativa, venne fondata il 6 marzo 1881 da Alfonso Visocchi, deputato e senatore del Regno d'Italia, con l'intenzione di combattere l'usura nel paese e di promuovere il risparmio per incoraggiare l'agricoltura, il commercio e le industrie locali. Per oltre 40 anni la Banca visse momenti di florido sviluppo fino a raggiungere, nel 1926, oltre 7 milioni di depositi. La crisi economica e i dissesti bancari della zona minarono la solidità dell'Istituto. Nel corso della sua esistenza, la Popolare fu sempre presieduta da membri della famiglia Visocchi, proprietaria di un'importante cartiera fondata ad Atina nel 1845. "L'eccessivo disinteresse degli amministratori; l'assoluta incompetenza dei dirigenti; le numerose infrazioni alle disposizioni dello Statuto e della Legge [...]; l'indescrivibile stato di disordine amministrativo e contabile; la sparizione dei registri di cassa", spinsero la Banca d'Italia ad esaminare la possibilità di un assorbimento della Banca da parte di un altro Istituto di maggiori dimensioni. L'Assemblea dei soci del 10 luglio 1940 deliberò così l'incorporazione della Popolare nel Banco di Napoli, concessa dall'Ispettorato del credito il 1° agosto successivo, insieme all'apertura di un'agenzia sulla piazza di Atina.
fonti
- Archivio Storico Banca d'Italia, Vigilanza sulle aziende di credito, pratt., n. 6950, fasc. 1; n. 7904, fasc. 1;
- Archivio Storico Banca d'Italia, Ispettorato del credito, pratt., n. 663, fasc. 23.