Cassa di Risparmio di Foligno

Umbria, Foligno

data di fondazione1857
data di fusione06.2012

La Cassa di Risparmio di Foligno venne costituita nel 1857, su iniziativa del vescovo della locale diocesi monsignor Nicola Belletti, in carica dal 1843 al 1864, che coinvolse nel progetto alcuni benemeriti cittadini. Il lavoro di preparazione impegnò il gruppo per tutto il 1856 e parte del 1857 fino al 7 ottobre, giorno in cui venne firmato da Papa Pio IX il rescritto pontificio n. 61899 che decretò l'istituzione della Cassa. I 78 soci fondatori sottoscrissero un fondo di dotazione di 159 azioni da 10 scudi romani ciascuna. Tra gli azionisti lo stesso monsignor Belletti, che acquistò quattro azioni, l'arcivescovo di Camerino monsignor Felicissimo Salvini, che ne acquistò due, e il marchese Ugolino Barnabò, primo presidente della Cassa. Visto il successo immediato riscosso dall'Istituto, tra il 1860 e il 1862 la Congregazione di carità di Foligno tentò di assorbire la Cassa, rifacendosi alla legge sarda del 20 novembre 1859 n. 3779 sulle opere pie, che classificava le casse di risparmio tra gli istituti di beneficenza: gli azionisti, sostenitori dell'autonomia dell'Istituto, vi si opposero facendo ricorso al Governo che, riconosciuta come illegittima l'aspirazione della Congregazione di Carità, con regio decreto del 6 aprile 1862 n. 2542 proclamò la Cassa "Corpo Morale capace di acquistare e comprare in nome proprio", ben distinto quindi dalle opere pie. Lo statuto originario stabiliva che il capitale fosse impiegato principalmente in fondi pubblici o in cambi; questo però si dimostrò ben presto inadeguato alle mutate necessità dei tempi e così, nel 1872, iniziarono i lavori per la stesura di un nuovo statuto, approvato con regio decreto 8 ottobre 1875 n. 1134. Fu così possibile per la Cassa concedere mutui al municipio o a corpi morali cittadini e, dal 1891, acquistare titoli emessi o garantiti dallo Stato e concedere mutui agrari agevolati; in una regione prevalentemente agricola, così come la maggior parte dei depositi proveniva da agricoltori, la maggior parte dei prestiti poteva ora andare a loro vantaggio. Nel 1889 vennero aperte le prime agenzie in alcune frazioni di Foligno e nel comune di Valtopina, l'anno successivo a Montefalco e nel 1895 a Bevagna, attiva fino al 1898. Nel 1922, superata la crisi bellica, venne riaperta l'agenzia di Bevagna e aperta quella di Cannara, per favorire l'espansione dell'Istituto in quelle fertili zone agricole in cui la popolazione da tempo richiedeva uno sportello bancario. L'espansione territoriale della Cassa, tuttavia, dovette fare i conti con gli altri istituti bancari che operavano nel comprensorio e che spesso sconfinavano dal proprio territorio di competenza. Il decreto del 10 febbraio 1927, che impose a tutti gli istituti di riunirsi in una federazione provinciale, delimitò pertanto le rispettive zone d'azione e alla Cassa di Foligno spettarono le piazze di Bevagna, Cannara, Montefalco, Nocera Umbra, Spello e Trevi. Conseguentemente, nel 1930, le Casse di Risparmio di Perugia e di Macerata cedettero all'Istituto le loro agenzie di Bevagna, Cannara e Nocera Umbra, mentre nel 1938 il Monte dei Paschi di Siena consegnò le agenzie di Montefalco e Nocera Umbra. Precedentemente, nel 1929, l'Istituto aveva incorporato la Cassa Rurale dei Prestiti e Risparmi di Rasiglia. Nel 1961 la Presidenza della Repubblica conferì alla Cassa una medaglia d'oro al merito della Sanità Pubblica e nel 1962 una medaglia d'argento riservata ai Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell'Arte, a testimonianza del sostegno espresso nel tempo a favore dei due settori. Nel 1978 l'Istituto assorbì la Cassa Rurale ed Artigiana della città. Il 28 agosto 1992 l'Assemblea straordinaria della Cassa, nel frattempo trasformatasi in società per azioni per effetto della legge Amato del 1990, deliberò un aumento di capitale sociale, riservandolo in sottoscrizione alla Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, che ne acquisì il 20%. Nel 1999 l'Istituto cedette il 47,13% del capitale a Cariplo e il 5% alla holding Intesa Centro, costituita da Banca Intesa nello stesso anno. Con decorrenza 1° novembre 2010, Casse del Centro SpA, che controllava l'Istituto, è stata incorporata in Banca CR Firenze. A seguito del programma di riorganizzazione territoriale di Intesa Sanpaolo, nel giugno 2012 è stata deliberata la fusione per incorporazione delle Casse di Risparmio di Foligno, Città di Castello e Terni e Narni nella Cassa di Risparmio di Spoleto, che modifica così la propria denominazione sociale in Casse di Risparmio dell'Umbria. Il 21 novembre 2016 Casse di Risparmio dell'Umbria viene fusa per incorporazione da Intesa Sanpaolo.

relazioni

ente conservatore

bibliografia

- Cassa di Risparmio di Foligno, XXX Anniversario. Cenni Storico-Statistici dal 31 gennaio 1858 al 31 dicembre 1887, Foligno, Tipografia privata della Cassa, 1889;
- Cassa di Risparmio di Foligno, Foligno. Bevagna, Cannara, Montefalco, Nocera Umbra, Spello, Trevi, Torino, Stabilimento di Arti Grafiche F.lli Pozzo-Salvati-Gros Monti & C., 1958;
- Mario Sensi (a cura di), La città, la banca e le sue filiali (1957-2007), Foligno, Cassa di Risparmio di Foligno, 2007;
- Paola Franceschini e Eleonora Giovagnoli (a cura di), L'archivio storico della Cassa di Risparmio di Foligno e fondi aggregati, Perugia, Soprintendenza Archivistica per l'Umbria, 2007;
- Cassa di Risparmio di Foligno, Cassa di Risparmio di Foligno 1857-2007. Nascita e sviluppo dell'Istituto bancario, Foligno, Cassa di Risparmio di Foligno, 2007;
- Cassa di Risparmio di Foligno, Cassa di Risparmio di Foligno 1858-2008. Nascita e sviluppo dell'Istituto bancario. L'impegno degli uomini, Foligno, Cassa di Risparmio di Foligno, 2008.

nella mappa