La società anonima Adams, Lowe & C. venne costituita a Firenze il 30 ottobre 1926 con un capitale di 700.000 lire, su iniziativa di Aubrey Adams, commerciante nato a Redruth (Inghilterra), Carlo Lowe, banchiere nato a Losanna e il conte fiorentino Piero Capponi. La società collettiva, che continuava le operazioni della Marquay & C., costituita nel 1840 e di cui Carlo Lowe era comproprietario insieme a Guglielmo Marquay, aveva per oggetto le "operazioni di banca, di cambio e di borsa, e il commercio e la fabbricazione in proprio e per commissione di mobili, oggetti d'arte e di antichità, nonché tutti gli affari bancari e commerciali ad esso relativi". Nei primi mesi di attività la Banca dovette affrontare uno spinoso problema burocratico in quanto, secondo il Ministero delle Finanze, non era stata avanzata la richiesta per l'autorizzazione ministeriale all'esercizio del credito, in netto contrasto con l'articolo 2 del regio decreto legge 7 settembre 1926 n. 1511 sui "Provvedimenti per la tutela del risparmio". La richiesta non era stata avanzata perché per i proprietari si trattava di semplice trasformazione di società, mentre per il Ministero delle Finanze di costituzione di nuova società, dal momento che la ditta Marquay era stata posta in liquidazione solo due mesi dopo la fondazione della Adams. L'Assemblea straordinaria dei soci del 15 marzo 1933 deliberò la modifica della ragione sociale in Banca Adams & C. Ltd, con il seguente oggetto: "a) Operazioni di banca, cambio e borsa; b) Rappresentanza di enti bancari ed assicurativi, di agenzie di viaggio, turismo, trasporti e rami affini; c) Tutte le operazioni utili e necessarie relative agli oggetti di cui sopra" (art. 2 dello statuto). Il 16 marzo 1936 il Banco di Napoli venne autorizzato a rilevare la Banca Adams & C. e a sostituirsi con una propria agenzia nei locali dell'Istituto fiorentino, in via Tornabuoni 5.