Cassa di Risparmio di Medicina

Emilia Romagna, Medicina

data di fondazione27.03.1861
data di fusione1916

La Cassa di Risparmio di Medicina venne fondata con regio decreto 27 marzo 1861, appena dieci giorni dopo la proclamazione del Regno d'Italia, con un fondo di dotazione di 5.000 lire suddiviso in 50 azioni assunte da 45 sottoscrittori. I depositi potevano essere impiegati in mutui a corpi morali (in misura inferiore ad 1/10 del totale dei depositi), in titoli dello Stato, in obbligazioni fondiarie, agrarie, comunali e provinciali, in azioni di cooperative di consumo e di lavoro con sede nel Comune, in sovvenzioni contro pegno agrario. Nel 1884 la Cassa istituì un servizio di piccoli prestiti a basso interesse agli agricoltori, servendosi della somma di 10.000 lire in buoni agrari mutuatagli dalla Cassa di Bologna. Nel 1914, a causa della difficile situazione finanziaria dell'Istituto, la Cassa di Risparmio in Bologna ne assunse la gestione amministrativa, aprendo una propria succursale e iniziando così l'estensione in provincia della propria attività. Due anni più tardi l'Istituto venne liquidato dalla stessa cassa bolognese, in ragione dell'articolo 26 della legge n. 5546 del 1888 sul riordinamento delle Casse di Risparmio: "Quando dall'ispezione venga accertata una perdita per somma non minore della metà del patrimonio, quale risulta alla fine del precedente esercizio, il ministro di agricoltura, industria e commercio, sentito il Consiglio di Stato, può promuovere, mediante decreto Reale, lo scioglimento e la liquidazione dell'istituto".

relazioni

ente conservatore

bibliografia

- Ministero d'Agricoltura, Industria e Commercio, Le Casse ordinarie di Risparmio in Italia dal 1822 al 1904. Notizie storiche presentate all'Esposizione di Milano del 1906, Roma, Tipografia Nazionale di Giovanni Bertero e C., 1906, pp. 234-236;
- Cassa di Risparmio in Bologna, La Cassa di Risparmio in Bologna nei suoi primi cento anni. Note riassuntive degli atti, Bologna, Stabilimenti Poligrafici, 1937, p. 217.

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