Banca Agricola di Casperia

Lazio, Casperia (RI)

data di fondazione01.04.1911
data di fusione21.04.1960

La Banca Agricola di Casperia venne fondata originariamente con la denominazione di Banca Agricola Cooperativa di Aspra Sabina, come società cooperativa a responsabilità limitata, con atto del 1° aprile 1911 (rogito notaio Elio Duranti Valentini di Torri); fu promossa da un Comitato di otto cittadini (Felice Cimini, Adolfo Colalelli, Lorenzo De Cupis, Domenio Fiori, Antonio Lelli, Quirino Narduzzi, Giuseppe Santarelli, Giuseppe Savini). La sede era nella piazza del Municipio. Per statuto, la Banca aveva come scopo «di aiutare materialmente i soci nello sviluppo e nell'industria agricola del credito e della economia popolare per mezzo della mutualità e del risparmio» (art. 2). Lo statuto venne modificato una prima volta nel 1926 e poi nel settembre 1931. L'Istituto operava in una zona la cui attività economica principale era l'agricoltura, mentre il commercio era di importanza trascurabile. Date le limitate possibilità di impiego dei risparmi, la Banca ha nel tempo incanalato la massa dei depositi ad essa affidati in prevalenza nell'acquisto di titoli di Stato e poi anche concedendo prestiti ai soci della Banca domiciliati in comuni confinanti privi di sportelli bancari. Avendo la città mutato nome in Casperia nel 1947, anche la Banca cambiò denominazione nel 1949 divenendo contestualmente una società anonima a responsabilità limitata. Sin dal 1956 furono avviati approcci verso altre banche, in quanto il Consiglio di Amministrazione riteneva che l'Istituto non si trovasse più nelle condizioni di svolgere la sua attività creditizia con quell'ampiezza e con quella varietà di servizi bancari di cui l'economia locale aveva bisogno. L'Assemblea straordinaria del 24 gennaio 1960 deliberò a favore della fusione nella Banca Popolare Sabina di Poggio Mirteto, che si impegnava ad assumere oltre alle attività e passività, anche le sofferenze relative agli esercizi precedenti, a pagare i soci lire 2.500 per ogni azione del valore nominale di lire 500, a provvedere alla liquidazione del personale, a mantenere sulla piazza di Casperia un Comitato di Sconto locale composto da soci nati o residenti a Casperia e a scegliere fra i soci di Casperia due membri del Consiglio di Amministrazione. Con disposizione del 21 aprile 1960 il Governatore della Banca d'Italia diede il nulla osta all'operazione autorizzando la Banca Popolare Sabina a sostituirsi con una propria dipendenza nell'esercizio dello sportello bancario dell'Istituto di Casperia.

relazioni

ente conservatore

bibliografia

- Edmondo Vogelsang, Annuario delle banche italiane. Guida statistico-monografica della Industria Bancaria. Anno IV - 1920-21, Napoli, s.e., 1920;
- Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, n. 110, 6 maggio 1960.

fonti

Archivio Storico della Banca d'Italia, fondo 1 Banca d'Italia, sottofondo 23 Vigilanza sulle Aziende di credito, pratt. n. 3423, fasc. 1 Banca Agricola Cooperativa di Casperia. Corrispondenza.

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