Banca Mutua Popolare del Mandamento di Poppi
Toscana, Poppi (AR)
La Banca Mutua Popolare del Mandamento di Poppi venne costituita il 1° ottobre 1886, come società anonima cooperativa a capitale illimitato, su proposta del cav. avv. Carlo Gatteschi con l'avv. Cristofano Gatteschi, il cav. uff. Luigi Bacci e il cav. Vittorio Cipriani. L'intento era di promuovere in una zona gravata dall'usura il credito a sostegno del commercio, dell'industria e dell'agricoltura per il tramite dello sconto di cambiali, sovvenzioni contro pegno e la raccolta di depositi fruttiferi. La raccolta delle quote per la costituzione del capitale sociale iniziale venne avviata il 17 novembre e si giunse alla sottoscrizione di 204 azioni da parte di esponenti di varie categorie economiche, per un ammontare complessivo di lire 10.200. Nell'Assemblea dei soci del gennaio 1887 venne approvato lo statuto e nominati i componenti degli organi sociali ed amministrativi. La sede era alcuni locali del Municipio, messi a disposizione gratuitamente. L'avvio dell'attività, lento ma comunque in ascesa costante dal secondo esercizio, era volto al sostegno del piccolo commercio e dell'agricoltura; contribuirono al buon andamento l'oculatezza nell'ammissione degli effetti cambiari allo sconto e la conoscenza - da parte della Commissione di sconto - delle qualità dei creditori, la limitazione dei castelletti, l'economia nelle spese d'impianto e d'esercizio. Ricoprì il ruolo di banca corrispondente di numerose banche locali, ma anche di istituti a livello nazionale, quali la Banca Commerciale Italiana e il Credito Italiano. Nel tempo aprì agenzie nelle frazioni di Poppi, ovvero Badia Prataglia e Ponte a Poppi, e nella vicina Moggiona. Nel 1928, benché l'Istituto non si trovasse in difficoltà sotto l'aspetto economico-finanziario, gli amministratori rassegnarono le proprie dimissioni perché residenti fuori Poppi, il che portò all'interessamento della Banca Mutua Popolare Aretina per un suo assorbimento, previa la messa in liquidazione e l'autorizzazione delle autorità monetarie ad insediarsi con proprie filiali ed agenzie nelle piazze dove era stabilito. Nell'Assemblea straordinaria del 29 novembre 1928 la Banca Mutua Popolare del Mandamento di Poppi accettò le condizioni poste dalla Banca aretina, mentre nella primavera del 1929 le autorità monetarie diedero il loro parere favorevole all'operazione. Con successivo decreto ministeriale del 5 marzo 1930 la Banca Mutua Popolare Aretina venne infine autorizzata ad incorporare, mediante fusione, la Banca Mutua Popolare del Mandamento di Poppi e a sostituirsi con proprie filiali in Poppi e Ponte a Poppi.
bibliografia
- Banca Mutua Popolare del Mandamento di Poppi, in Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, Statistiche delle banche popolari. Appendice. Monografie storico-statistiche di banche popolari al 1909-10, Roma, Tipografia nazionale di G. Bertero e C., 1920, pp. 267-271;
- Confederazione Generale Bancaria Fascista-Sezione Economico Finanziaria, Annuario delle banche e dei banchieri d'Italia. Anno 1929-1930, Tipografia Poliglotta, Roma, 1929, p. 149;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 65, 20 marzo 1930;
- Banca Mutua Popolare Aretina Banca Popolare dell'Etruria: 1882/1982 centenario di fondazione, [Arezzo], Banca Popolare dell'Etruria, [1982], p. 59.
fonti
- Archivio Storico della Banca d'Italia, fondo 1 Banca d'Italia, sottofondo 23 Vigilanza sulle Aziende di credito, prat. n. 3406, fasc. 1. Banca Mutua Popolare Aretina. Corrispondenza.