La Banca Popolare Cooperativa di Gualdo Tadino fu costituita il 29 marzo 1885. Tra i fondatori vi era Giuseppe Guerrieri, la cui famiglia aveva radici alla fine del Quattrocento e i cui esponenti furono presenti nelle diverse istituzioni della città in maniera costante; Guerrieri assunse la direzione dell'Istituto, mantenendola per diversi anni. Ritenuta l'opportunità di sottoporre la Banca all'amministrazione straordinaria, il capo del Governo, su proposta dell'Ispettorato del Credito, dispose lo scioglimento degli organi amministrativi il 13 settembre 1937; venne nominato commissario per la temporanea gestione, il ragionier Enrico Guazzolini. Il 2 marzo 1938 l'Ispettorato del Credito dispose la proroga dell'amministrazione straordinaria, che cessò nell'autunno di quell'anno. Nel 1958 l'Istituto fu autorizzato a compiere operazioni di credito agrario di esercizio nei Comuni di Costacciaro e nella frazione di Casacastalda del Comune di Valfabbrica. Al 1959 aveva 1646 soci, nel 1973 2182. Ebbe dipendenze a Casacastalda, Costacciaro e Sigillo, a cui si aggiunse nel 1973 anche quella a Branca di Gubbio. Venne autorizzata alla raccolta di valuta estera in qualità di 'centro raccolta'. Esplicò: credito agrario per Fossato di Vico-Costacciaro, Gualdo Tadino, Nocera Umbra, Sigillo; servizio di esattoria per Gualdo Tadino e Sigillo e di tesoreria comunale per Costacciaro, Gualdo Tadino, Sigillo e per altri 8 enti morali e consorzi. Fu associata dell'Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, dell'Associazione Nazionale L. Luzzatti e di Centrobanca, e dal 1973 anche di Italease. Il 31 dicembre 1987 la Banca Popolare di Gualdo Tadino venne fusa per incorporazione nella Banca Popolare dell'Etruria.