L'origine della Banca Popolare di Senigallia risale al 12 gennaio 1893, quando fu costituita con la denominazione di Banca Popolare Cooperativa di Senigallia e come società cooperativa a responsabilità limitata con un capitale sottoscritto di lire 27.300 (azioni nominali del valore di lire 25 cadauna). La Banca venne posta in liquidazione già nel 1896, in quanto coinvolta nel fallimento della Banca Popolare di Fano e nei dissesti di altre ditte. Con atto del 24 agosto 1911 (rogito Costanzi) venne però ricostituita con il nome di Banca Agricola Commerciale Senigalliese e nella forma di società per azioni. La sede era in alcuni locali del palazzo del conte Raniero Marcolini, il quale ebbe un ruolo fondamentale nella rinascita della Banca e ne assunse poi la direzione. Nel giugno 1948 la Banca venne trasformata in società cooperativa a responsabilità limitata e cambiò denominazione in Banca Popolare di Senigallia. Nel 1957 aprì una filiale nella vicina Monterado. Con atto rogato il 2 novembre 1970 (notaio Folco Illuminati) venne fusa per incorporazione nella Banca Popolare Cooperativa di Jesi, che contestualmente modificava il suo nome in Banca Popolare della Provincia di Ancona.