Monte di Pietà e Cassa di Risparmio di Caprarola
Lazio, Caprarola
Il Monte di Pietà di Caprarola fu costituito nel 1700 per volere dell'Arciconfraternita della Croce e della Disciplina, detta dell'Ospedale, con un fondo iniziale di 800 scudi, 200 dei quali elargiti dal vescovo Benedetto Panfili. Il Monte, il cui controllo da parte della confraternita garantì nel tempo una trasparente e corretta amministrazione, funzionò come una vera e propria tesoreria comunale, dove vennero depositati censi, dogane e pagamenti vari. L'arrivo delle truppe napoleoniche e il fatto che l'Istituto non svolgesse solo funzioni di sostentamento per le classi povere, ebbero gravissime ripercussioni sul Monte, che restò chiuso fino al 1828, quando l'Arciconfraternita dell'Ospedale decise di ricostituirlo sotto l'amministrazione della locale Congregazione di Carità. Nel 1916 venne aperta la sezione "Credito e Risparmio", che cinque anni più tardi divenne autonoma con la nomina, da parte della Congregazione stessa, del direttore della locale Cassa di Risparmio. Con regio decreto 26 aprile 1928 n. 1102 il Monte di Pietà e Cassa di Risparmio di Caprarola confluì nelle Casse di Risparmio Riunite di Ronciglione, Sutri, Capranica e Caprarola, con sede sociale a Ronciglione. Le sedi delle singole Casse continuarono a funzionare come filiali del nuovo Istituto, gestite dai vecchi Consigli di amministrazione e con al vertice un Consiglio superiore, composto dai presidenti di ciascuna Cassa.
bibliografia
- F. Lazzari, Monte di Pietà di Caprarola, in Centro Studi Fondazione del Monte, s.d.
fonti
- Archivio Storico Banca d'Italia, Banca d'Italia, Vigilanza sulle aziende di credito, pratt., n. 2505, fasc. 2.