Cassa di Risparmio di Rovigo
Veneto, Rovigo
La Cassa di Risparmio di Rovigo fu costituita il 12 febbraio 1822, insieme ad altre Casse del Veneto, per volere del governo austriaco. Inizialmente associata al locale Monte di Pietà, la Cassa ottenne l'autonomia con regio decreto del 24 dicembre 1885 e l'approvazione del nuovo statuto l'anno seguente. L'amministrazione dell'Istituto fu affidata ad un Consiglio di Amministrazione composto da un presidente e sei consiglieri, tutti eletti dal Consiglio comunale: primo presidente del nuovo istituto fu il cav. Gian Battista Casalini. Con il nuovo statuto gli impieghi consentiti, oltre ai prestiti al Monte di Pietà, vennero estesi a mutui ipotecari, prestiti a provincie e comuni, cartelle del credito fondiario, obbligazioni demaniali, conti correnti sopra ipoteca, sconto e risconto di cambiali con preferenza per le operazioni di credito agricolo, depositi in conto corrente presso banche di comprovata solidità. L'Istituto iniziò la sua nuova gestione autonoma senza patrimonio proprio e con un fondo di riserva e di garanzia di quarantamila lire, prestato dal Monte di Pietà e a cui fu restituito soltanto nel 1900. Nonostante il progressivo aumento dei depositi, la Cassa rimase sempre agli ultimi posti nelle graduatorie per attività, a causa dell'arretratezza economica della regione e della presenza, nella provincia, di altre tre Casse di Risparmio (Badia Polesine, Ficarolo e Massa Superiore) e di numerose casse rurali. Nel primo dopoguerra la Cassa, insieme a quella di Padova, partecipò all'Istituto Federale di Credito per il Risorgimento delle Venezie e all'Istituto di Credito Fondiario delle Venezie. Tra il 1926 e il 1927 la Cassa assorbì le Casse di Risparmio di Adria e Ficarolo, la Banca Agricola di Rovigo, la Banca Popolare Cooperativa e la Banca Provinciale del Polesine. Nel 1927, su iniziativa della Cassa di Risparmio di Padova, nacque la Federazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo a cui l'Istituto di Rovigo, inizialmente riluttante, fu costretto a cedere per la difficile situazione finanziaria che perdurava dalla guerra, per la crescente inflazione e per la crisi economica attraversata dal Polesine a cui la Cassa, con i suoi scarsi mezzi, non riusciva a rispondere. Nel 1928 avvenne la fusione tra i due istituti, da cui nacque la Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
bibliografia
- Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, La Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo dal 1954 al 1965, Como, Tipografia Comense, 1966;
- Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo - Ufficio Segreteria (a cura di), Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, 1822-1972, Genova, S.I.A.G., 1972;
- Giulio Monteleone e Aldo Stella, Centocinquantanni di vita della Cassa di Rispamrio di Padova e Rovigo, 1822-1972. Lineamenti storici, Padova, Liviana Editrice, 1974;
- Atti del 150° anniversario di fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Padova, Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo - Servizio pubbliche relazioni promozione e propaganda, s.d.