La Cassa Cooperativa di Vitolini fu costituita con la denominazione di Cassa Operaia Cattolica di Risparmio e Credito di Vitolini, come società cooperativa a capitale illimitato il 5 gennaio 1908; promossa da 16 persone, tra cui anche due preti (don Paolo Contardi e don Cesari Giannini), che sottoscrissero azioni di lire 50, per una somma complessiva di lire 800. Venne nominato come primo presidente Giuseppe Gaini, uno dei soci fondatori. La sua costituzione e, successivamente, la sua operatività, si ispirò al pensiero sociale cattolico; essa dunque si proponeva di facilitare, con l'esercizio del credito, lo sviluppo delle attività economiche locali e, per questo tramite, di promuovere il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione. Si tramanda che la costruzione della sede era iniziata già nel 1904 e che, a chi vi contribuì materialmente, furono distribuite alcune azioni al momento della fondazione della Cassa; inoltre quasi contemporaneamente all'avvio della sua operatività, fu aperto nei suoi locali uno spaccio di generi alimentari, dove era possibile acquistarli a prestito pagandoli in un secondo momento con gli incassi dei raccolti. La Cassa ha avuto un inizio positivo: da un'inchiesta del 1911 del Ministero di Agricoltura Industria e Commercio sulle organizzazioni operaie cattoliche nel paese, risultava a quella data di avere incrementato i suoi soci a 63, di possedere un capitale sociale di lire 4.192 e di aver effettuato prestiti per lire 4.212. Il 19 marzo 1949 l'Assemblea straordinaria deliberò il cambio di denominazione in Cassa Cooperativa di Vitolini. A marzo 1970 fu decisa la fusione per incorporazione nella Banca Cooperativa di Capraia e Montelupo Fiorentino. L'operazione fu deliberata dalle Assemblee straordinarie delle due banche il 15 e 22 di quel mese e autorizzata dal Governatore della Banca d'Italia con disposizione del 15 settembre 1970.