La Banca Cattolica Cooperativa di Matelica fu costituita, come società cooperativa a capitale illimitato, il 27 novembre 1910 (rogito Finaguerra De Sanctis). Le sue origini si devono alla Banca Cattolica Cooperativa di Fabriano che era presente in Matelica con una propria agenzia dal 1894 e che, dopo averla trasformata in succursale nel 1896, decise di renderla una società autonoma per dare meglio seguito alla sua operatività date le opportunità di sviluppo della zona. Per lo statuto approvato nel 1911, la Banca Cattolica Cooperativa di Matelica aveva «per oggetto l'esercizio del credito nelle varie sue forme e si propone lo scopo precipuo di procurare il benessere delle classi agricolo, operaie ed industriali, specialmente cattoliche» (art. 2); inoltre, si specificava che «inspirandosi alla propria origine ed al carattere cattolico che intende conservare inalterato, ha lo scopo di sovvenire le opere e le istituzioni esclusivamente sociali e religiose che perseguono finalità morali, educative e di beneficenza» (art. 4). Fu trasformata in società anonima il 12 luglio 1925. Al 1926 aveva agenzie a Albacina, Cerreto d'Esi, Esanatoglia e Fiuminata. Con decreto del Tribunale di Macerata del 2 febbraio 1932, la Banca fu ammessa al concordato preventivo. L'Assemblea dei soci del 20 marzo 1932 deliberò il trasferimento del portafoglio della Banca alla Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata. L'Istituto maceratese fu poi anche garante del concordato preventivo, provvedendo alla relativa liquidazione della Banca Cattolica Cooperativa di Matelica.