Banca di Valle Camonica

Lombardia, Breno (BS)

data di fondazione02.06.1872
data di fusione02.02.2017

La Banca di Valle Camonica venne costituita il 2 giugno 1872 a Breno (rogito del notaio Carlo Gaetano Vielmi) e autorizzata con regio decreto del 21 luglio 1872. Principale promotore ed estensore dello statuto fu l'avvocato camuno Giuseppe Tovini, protagonista del movimento cattolico nazionale e fondatore anche della Banca San Paolo di Brescia e del Banco Ambrosiano. L'iniziativa ebbe l'appoggio fondamentale della Banca Provinciale Bresciana, che, sotto la presidenza dell'imprenditore e politico Gaetano Facchi, sottoscrisse 830 azioni iniziali da lire 100 cadauna, mentre le restanti 170 azioni furono firmate da note personalità locali del mondo imprenditoriale e commerciale appartenenti sia alla sfera cattolica che a quella liberale moderata. Inizialmente aveva sede in locali in affitto in casa Beccagutti, poi - acquistato nel 1888 il terreno di fronte al palazzo della Commissariale e del Regio Tribunale - venne costruito l'edificio adibito a "casa di residenza della Banca per uso dei propri uffici avendo riguardo più che al lusso, alla solidità compatibilmente ad una decorosa economia".
La Banca ricoprì un ruolo di traino per lo sviluppo dell'economia locale, in particolare promosse iniziative per risolvere i ritardi socio-economici del territorio rispetto al resto del Paese. Tra gli scopi indicati nello statuto vi era infatti quello di favorire «specialmente per mezzo del credito, il commercio, l'industria, l'agricoltura e le opere pubbliche» [nella Valle], agevolandone il «progressivo incremento» e concorrendo in tal modo a frenare l'emigrazione. Assecondandone la crescita e la trasformazione, finanziò le attività produttive sia quelle tradizionali basate sull'agricoltura e sull'alpeggio - adottando nel tempo forme di finanziamento per evitare lo spopolamento della montagna - sia quelle industriali nel settore della metallurgia, dell'energia elettrica, della filatura e dei marmi. In alcune società ed imprese assunse anche partecipazioni azionarie, pratica facilitata dal fatto che i consiglieri della Banca erano spesso promotori delle stesse iniziative economiche. Nel tempo promosse la realizzazione di infrastrutture essenziali per il territorio, in particolare la ferrovia Iseo-Edolo. Costante è stato il suo sostegno alle attività culturali e ricreative per la comunità locale e soprattutto il tempestivo intervento in situazioni emergenziali, quali la catastrofe della diga di Gleno nel 1923 e la disastrosa alluvione del settembre 1960. Nei primi anni Sessanta, con la diffusione della cultura del turismo, facente leva sulla valorizzazione del patrimonio naturale, sostenne i primi progetti che si muovevano nel settore. L'espansione operativa sul territorio riguardò inizialmente l'area camuna: alla prima agenzia aperta ad Edolo nel 1874 ne seguirono altre nei primi due decenni del '900 e poi tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Inoltre venne ampliato il bacino delle esattorie e tesorerie comunali gestite dalla Banca, fino alla scelta di costituire nel 1958 con la Banca San Paolo di Brescia un Consorzio per la loro gestione. Dal 1963, per iniziativa di un ristretto gruppo di soci, il controllo della Banca passò alla Banca San Paolo di Brescia. Nel 1973, insieme ad altri istituti di credito, costituì il Gruppo Banknord per sostenere, con iniziative comuni, la crescita delle imprese locali in Italia e all'estero. Dalla metà degli anni '80 venne intrapreso un piano di espansione territoriale con l'apertura di filiali in altre zone del bresciano (Franciacorta, Sebino e città di Brescia), della bergamasca e in provincia di Sondrio. Nel 1998, a seguito dell'incorporazione della Banca San Paolo di Brescia nel Credito Agrario Bresciano a formare Banca Lombarda, la Banca di Valle Camonica entrò nel Gruppo omonimo, poi ridenominato Banca Lombarda e Piemontese nel 2000. Nell'ambito di un piano di riconfigurazione territoriale a livello di Gruppo, nel 2000 alla Banca furono conferite in area camuna undici agenzie del Banco di Brescia San Paolo CAB. Nel 2007, con la costituzione di Unione di Banche Italiane (UBI Banca) dalla fusione di Banca Lombarda e Piemontese in Banche Popolari Unite, la Banca di Valle Camonica entrò nel Gruppo omonimo. In attuazione del piano denominato "Banca Unica", volto a conseguire un'unità operativa a livello di gruppo, il 2 febbraio 2017 fu fusa per incorporazione in UBI Banca.

relazioni

ente conservatore

percorsi

personalità di rilievo

Giuseppe Tovini

(Cividate Camuno, 14 marzo 1841 - Brescia, 16 gennaio 1897)

Giuseppe Tovini nasce nel 1841 a Cividate Camuno (Brescia) da una modesta famiglia. Laureatosi in legge a Pavia, nel 1867 si trasferisce a Brescia per lavorare presso lo studio dell'avvocato Giordano Corbolani, suo futuro suocero. Nella Brescia zanardiellana diviene il primo consigliere comunale cattolico, appartenendo alla componente 'intransigente' del movimento cattolico italiano. Membro del Comitato permanente dell'Opera dei Congressi, ne presiede la terza sezione, che si occupa di istruzione ed educazione, settori che attirano da sempre l'interesse di Tovini. Dal 1871 al 1874 è sindaco di Cividate Camuno: durante il suo mandato realizza importanti opere pubbliche. Lo troviamo tra i fondatori del quotidiano cattolico Il cittadino di Brescia, pubblicato dal 1878.
Propugnatore di innumerevoli iniziative in campo sociale, scolastico, editoriale, creditizio, assistenziale, è convinto assertore della necessità di assicurare piena autonomia economico finanziaria alle istituzioni cattoliche. Il suo agire nasce da questo pensiero e dalla consapevolezza che alle classi umili manchi l'accesso al capitale necessario per migliorare le proprie condizioni economiche e intraprendere possibili iniziative imprenditoriali.
Muove i suoi primi passi nel settore creditizio come fondatore o ispiratore della nascita di diverse casse rurali nella provincia bresciana, dove tra il 1891 e il 1909 sorgono una sessantina di minuscoli istituti, spesso ad opera di piccole comunità o parrocchie, la cui vita fu molto breve e delle quali, per lo più, si è persa memoria. Già nel 1906 se ne contano solo 48, di cui 31 ad indirizzo cattolico, destinate poi a scomparire quasi tutte durante il fascismo.
Ritenendo necessario che anche le piccole realtà si aprano a scenari più vasti, Tovini diventa promotore nella sua terra d'origine della nascita di una banca locale, la Banca di Valle Camonica. Il suo essere pragmaticamente legato alle necessità del territorio si esprime nel farsi carico dei bisogni della sua valle; è così che - stringendo a sé un gruppo di imprenditori e professionisti - il 2 giugno 1872 viene costituita la Società di credito, anonima per azioni al portatore, col titolo di Banca di Valle Camonica, definita «figlia dello zelo del benemerito cittadino Giuseppe Tovini». La Banca Valle fin da subito opera per lo sviluppo dell'economia locale, supportando la realizzazione e l'ammodernamento delle infrastrutture. A Tovini si deve la stesura dello statuto che, all'articolo 10, ne sancisce lo scopo precipuo: «promuovere società e consorzi di rimboschimento, canali d'irrigazione, strade vicinali e forestali e comunali, ed altri lavori destinati allo svolgimento dell'industria agraria, serica e ferriera; fare mutui in denaro ad interesse a favore dei corpi morali con ammortizzazione in rate annuali». Ed è Tovini in prima persona che si fa carico, in particolare, di affrontare lo spinoso problema del collegamento ferroviario in valle, che verrà realizzato tempo dopo, nel primo decennio del Novecento.
Nel 1888 fonda la Banca San Paolo di Brescia e il suo modello creditizio trova il giusto completamento nel 1896 con la costituzione a Milano del Banco Ambrosiano.
Il 16 gennaio 1897 muore prematuramente a Brescia; il 20 settembre 1998 viene proclamato Beato da Giovanni Paolo II.

bibliografia

- Giovanni Montiglio, Fernando Feliciani (a cura di), I 90 anni della Banca di Valle Camonica 1872-1962, Brescia, Nuova Cartografica, 1962;
Centenario 1872-1972, Breno, Banca di Valle Camonica, 1972;
- Giovanni Gregorini, Giuseppe Tovini e la Valle Camonica, in Giuseppe Tovini tra memoria storica e attualità, Brescia, Cedoc, 1998, pp. 52-71;
- Oliviero Franzoni (a cura di), Insieme per progredire, 8 voll., Breno, Banca di Valle Camonica, 2002-2009;
- Oliviero Franzoni (a cura di), Banca di Valle Camonica: 140 anni di storia, Breno, Banca di Valle Camonica, 2012;
- Gianfranco Maiolini, Il notaio Giuseppe Camadini e la Banca di Valle Camonica, UBI Banca di Valle Camonica, 2013;
- Vincenzo Cappelletti, Michele Bonetti, In ricordo del dottor Giuseppe Camadini, Roma, Studium, 2014.

 

 

fonti

- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Banca di Valle Camonica, Verbali del Consiglio di Amministrazione, 1872-1993;
- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Banca Lombarda e Piemontese, Bilanci a stampa, 2000-2001;
- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Unione di Banche Italiane, Bilanci a stampa, 2007-2017.

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