Il Monte di Pietà di Scigliano venne istituito con rescritto del 5 novembre 1793; le sue origini tuttavia potrebbero essere precedenti dal momento che è precisato che il rescritto modificava le «regole del primordiale statuto», senza tuttavia che di questo sia specificata la data. Con regio decreto 12 marzo 1885, n. 1617, il Monte venne riformato e autorizzato a trasformarsi in cassa di prestiti. Per lo statuto approvato con regio decreto 31 marzo 1904 n. 184, suo scopo era «di soccorrere le classi bisognose del comune, mediante piccoli prestiti con interessi sopra pegni e di consentire piccoli prestiti con cambiali garantiti da fideiussione a favore degli industrianti e specialmente degli agricoltori, aventi domicilio nel comune» (art. 2). Nei prestiti, sia su pegno che cambiari, veniva praticato un tasso di interesse del 6%; erano accettati come pegni oggetti in oro e argento, stoffe di seta, titoli al portatore e ʻcuponiʼ del debito pubblico e arredi sacri. Il Monte poteva inoltre ricevere depositi in conto corrente da parte degli altri enti morali amministrati dalla Congregazione di Carità locale, alla quale fu affidata la gestione dello stesso Monte; i depositi, ai quali era riconosciuto un interesse del 4% a beneficio dell'ente morale, potevano essere impiegati all'occorrenza per i prestiti effettuati dal Monte. Trasformato in Monte di Credito su Pegno in applicazione delle disposizioni sul riordino dei Monti di Pietà del 1938 (legge 10 maggio, n. 745), nel novembre 1939 venne posto in gestione commissariale temporanea in quanto la situazione delle sue attività era tale da rientrate nelle condizioni per l'avvio della procedura di incorporazione in un altro Monte di provincia (art. 7 della legge 10 maggio 1938, n. 745 e art. 15 del regio decreto attuativo 25 maggio 1939, n. 1279). Con regio decreto 31 marzo 1941 n. 394 venne disposta la sua incorporazione nel Monte di Credito su Pegno di Cosenza.