Il Monte di Pietà di Como venne eretto per lascito testamentario di Lucrezia Crivelli vedova Andrea Rusca a favore dei bisognosi nel 1537; già nel 1532 la Crivelli aveva ottenuto da Papa Clemente VII l'approvazione a fondare il Monte. Con l'arrivo dei francesi nel 1796, il Monte di Pietà fu in gran parte spogliato del patrimonio e rimase inoperoso fino al 1829; a questa data fu riaperto con un fondo di lire 45.000. Fu trasformato in Monte di Credito su Pegno in applicazione dei provveddimenti di riordino dei Monti di Pietà del 1938. Con decreto del Presidente della Repubblica del 31 maggio 1983 n. 349 venne disposta l'incorporazione del Monte di Credito su Pegno di Como nel Monte di Credito su Pegno di Milano-Banca del Monte di Milano. La disposizione seguiva alle delibere del Consiglio di Amministrazione del Monte milanese assunte tra il 29 giugno 1978 e il 30 novembre 1979. Con l'incorporazione del Monte comense, il Monte di Credito su Pegno di Milano-Banca del Monte di Milano si impegnava a continuare il credito pignoratizio sul territorio subentrando con un proprio sportello e a devolvere una quota dei propri utili netti annuali a favore delle opere di assistenza del Comune di Como, ottemperando a quanto previsto dalla normativa sui Monti di credito su pegno. L'incorporazione avvenne l'11 gennaio 1984.