Il Monte di Pietà di Abbiategrasso venne eretto nel 1503 in virtù del lascito testamentario di Michele Lisso al Pio Luogo della Misercordia ed iniziò ad operare l'anno successivo sotto l'amministrazione dei Deputati del sodalizio e dai rettori della Chiesa di S. Pietro. Ebbe sede nel chiostro della chiesa di Santa Maria Nuova. Dallo statuto approvato con regio decreto 11 giugno 1911 n. 75 si evince che il Monte prestava denaro contro pegno gratuitamente ai soli abitanti poveri del comune (art. 1); i prestiti potevano essere minimo di lire 1 e non maggiori di lire 20 (art. 9) ed erano accettati in pegno gli oggetti d'oro e d'argento, tele ed indumenti femminili, mentre erano esclusi oggetti di lusso e di facile deperimento (art. 11). Il Monte era gestito dalla Congregazione di Carità (art. 3) ed era stabilito che i membri e gli impiegati della Congregazione non potessero contrarre prestiti col Monte (art. 6). I fondi erano costituiti dal suo patrimonio (ammontante a lire 16.706, 22 alla fine del 1908), al quale concorreva anche la Congregazione di Carità con sussidi annuali a titolo di donazione (art. 3). Trasformato in Monte di Credito su Pegno in applicazione della normativa sul riordinamento dei Monti del 1938 (legge 10 maggio, n. 745), con regio decreto 3 febbraio 1940 n. 75 fu incorporato nel Monte di Credito su Pegno di Milano.