Monte di Credito su Pegno di Desenzano

Lombardia, Desenzano del Garda (BS)

data di fondazione1551
data di fusione05.12.1941

Il Monte di Pietà di Desenzano ebbe origine dalla trasformazione del Monte frumentario decisa dal Consiglio del Comune nel 1551 per rispondere alle accresciute esigenze della città che, sotto la dominazione della Serenissima, era divenuta un importante centro commerciale e portuale. Decaduto a causa della scarsa operatività seguita alla peste del 1567, fu ricostituito il 25 marzo 1600 dal Consiglio comunale che accolse le esortazioni del padre predicatore Ottavio Gondi. Il Monte rifondato dipendeva direttamente dal Comune e si qualificava come laico, gestito dalle élites nobiliari locali e indipendente dal potere religioso. Inizialmente ebbe sede in una stanza dell'abitazione di Eugenio Raffa, neoletto governatore; nel 1605 fu trasferito presso il Comune e, infine, nel 1609 spostato in un edificio appositamente eretto. Il credito veniva erogato ai poveri 'congiunturali' ovvero a coloro che, pur non indigenti, necessitavano di aiuto finanziario per momentanee o impreviste difficoltà. Nel 1640 venne approvato un nuovo statuto con il quale veniva estesa tra l'altro la possibilità di fare credito ad iniziative imprenditoriali. Il Monte continuò a funzionare regolarmente fino agli inizi del XVIII secolo, quando, prima i saccheggi e l'occupazione dell'esercito franco-ispano e poi l'arrivo delle truppe austriache, incisero negativamente sulla sua attività. Dopo la ripresa durata alcuni decenni, l'operatività del Monte fu incerta e faticosa specie durante il periodo napoleonico. Dal 1804 la sua amministrazione passò alla Congregazione di Carità e nel 1807 fu eletto a ente morale. Da quel momento le prime notizie sul Monte in nostro possesso riguardano gli anni '30 del '900. Nel novembre 1935 per evitare lo suo scioglimento, l'Unione Interprovinciale Lombarda degli Istituti di Credito Pignoratizio sollecitò un prestito infruttifero di lire 7.000 della durata di 7 anni da parte del Monte di Pietà di Milano. Cambiò denominazione in Monte di Credito su Pegno in applicazione delle disposizioni di riordino dei Monti di Pietà del 1938. In gestione commissariale dal 1939, il Commissario Vincenzo Carcano - constatata l'impossibilità di garantire «una vita autonoma» dell'Istituto - propose alle autorità monetarie o il suo assorbimento nei Monti Riuniti di Credito su Pegno di Brescia o la sua aggregazione con i Monti vicini quasi tutti inattivi (quello di Manerba, Pozzolengo, Lonato, Salò). Venne infine disposta la sua incoporazione nel Monte del capoluogo di provincia con regio decreto del 5 dicembre 1941, n. 1367.

relazioni

ente conservatore

bibliografia

- Statuto organico del Monte di Credito di Desenzano, in Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, Bollettino di notizie sul credito e sul risparmio. Monti di pegni di seconda categoria. Statuti e trasformazioni anni 1931-32-33-34, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1937, pp. 234-238;
- Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 302, 24 dicembre 1941, p. 5032;
- Sandra Davide, Desenzano, in Daniele Montanari (a cura di), Il credito e la carità. Vol. II. Monti di Pietà del territorio lombardo in Età moderna, Milano, Vita e Pensiero, 2001, pp. 319-344.

fonti

Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio archivistico Monti Riuniti di Credito su Pegno di Brescia, cart. 175, fasc. 2.

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