La Banca Popolare di Civitavecchia fu costituita nel 1961 (mentre per l'Annuario delle Banche Popolari, il 7 febbraio 1963), come società cooperativa a responsabilità limitata. Suo scopo era «di procurare il credito ai propri soci mediante la mutualità e il risparmio; di compiere operazioni e servizi di Banca anche con non soci al fine precipuo di favorire e sviluppare - nel quadro delle esigenze economiche e dei preminenti interessi della Nazione - le attività agricole, industriali, commerciali ed artigiane, con particolare riguardo alle attività produttive minori ed alle imprese cooperative. La società si proponeva pure di attuare opera di propaganda per il risparmio. Erano escluse in modo assoluto le operazioni che abbiano carattere di speculazione» (art. 2, statuto del 1961). Oltre alla raccolta e all'impiego di risparmio, esplicò servizi di tesoreria ad enti morali e consorzi. Fu associata all'Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane e a Centrobanca. Il 29 dicembre 1974 firmò l'atto di fusione con la Banca Federale di Amatrice, la Banca Popolare Sabina di Poggio Mirteto e Casperia e la Banca Mutua Popolare Maglianese, dando origine alla Banca Popolare dell'Alto Lazio. Secondo gli ultimi dati disponibili, relativi all'esercizio del 1973, la Banca aveva 399 soci ed aveva una massa fiduciaria di lire 2.015 milioni e impieghi per lire 956.682.913.