Banca Federale di Amatrice

Lazio, Amatrice (RI)

data di fondazione19.06.1917
data di fusione29.12.1974

La Banca Federale di Amatrice - Federazione delle Casse Rurali fu costituita come società anonima mutuo-cooperativa per azioni, a capitale illimitato, con atto del 19 giugno 1917 (notaio Massimi). Venne promossa per iniziativa degli amministratori della Cassa Rurale di Depositi e Prestiti in Amatrice; fino almeno al 1929 i due istituti furono gestiti in sintonia, avendo gli uffici nelle medesime stanze, impiegando gli stessi funzionari e usando gli stessi sportelli per la comunicazione con la clientela. Come denota l'aggettivo 'federale' nella denominazione, la Banca venne fondata con lo scopo: «a) di funzionare come ente centrale delle Casse rurali, popolari ed operaie azioniste; b) di istituire a vantaggio delle Casse azioniste servizi di recapito, sorveglianza ed indirizzo amministrativo, legale e contabile, particolarmente per mezzo di ispezioni; c) di promuovere la costituzione di nuovi enti popolari di credito e di cooperazione; d) di assistere le casse azioniste sia nelle operazioni di acquisti collettivi, sia in tutte le questioni tecniche, fiscali, legali ed economiche; e) di dare incremento, per mezzo delle Casse azioniste, all'esercizio di credito agrario; f) di fare usufruire dei benefici del credito gli enti federati non solo, ma anche gli azionisti, i proprietari, gli industriali, i commercianti, gli operai, gli agricoltori e le classi meno agiate, con l'eseguire le operazioni bancarie niuna esclusa» (art. 3, Statuto del 1917). Dopo l'avvento di organismi atti a svolgere un tale programma, la Banca si dedicò esclusivamente all'attività bancaria a vantaggio della popolazione amatriciana e di quella emigrante, istituendo, dall'inizio degli anni '20, filiali in provincia di Rieti (a Leonessa nel 1920 e Antrodoco nel 1922), e dal marzo 1921 a Roma. Dal 1930 l'attività venne orientata a sovvenzionare l'industria agricola e armentaria, costituente la maggior fonte di ricchezza della propria clientela. Superata la fase di gravi perdite conseguenti la crisi degli armentari tra il 1930 e il 1932, la Banca riprese la sua crescita operativa. Dato che buona parte della clientela di Amatrice convergeva e sviluppava il proprio commercio a Roma, gli affari della Banca su questa piazza aumentarono e dunque gli amministratori decisero di elevare al rango di Sede centrale la filiale di Roma, mantenendo la sede sociale in Amatrice. Nel 1942 fu aperta una filiale a Campotosto, poi chiusa temporaneamente negli anni del conflitto mondiale e riattivata nel 1949. L'Assemblea straordinaria del 15 aprile 1950 (rogito notaio Massacci di Rieti) deliberò la trasformazione in società cooperativa a responsabilità limitata e il cambio di denominazione in Banca Federale di Amatrice. Sottoscrisse una partecipazione in Centrobanca. Per decreto ministeriale 21 gennaio 1958 fu autorizzata alle operazioni di credito agrario d'esercizio, oltre che ad Amatrice, anche nei comuni di Leonessa, Antrodoco e Campotosto; l'autorizzazione venne estesa con decreto ministeriale 31 agosto 1973 anche al territorio dei comuni di Roma ed altri della provincia di Rieti (Posta e Borbona) e de L'Aquila (Pizzoli). Nell'aprile 1960 fu modificato nuovamente lo statuto per uniformarlo a quello delle banche popolari e cooperative e per adattare le necessità organizzative della Banca. A Pizzoli venne aperta una filiale nell'agosto 1960. Tra gli anni '60 e l'inizio degli anni '70 supportò lo sviluppo di iniziative industriali nelle zone di sua competenza (ad esempio, nel 1973 partecipò al capitale del Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione di Rieti-Cittàducale). Il 29 dicembre 1974 la banca si fuse con la Banca Mutua Popolare Maglianese, la Banca Popolare Sabina di Poggio Mirteto e Casperia e la Banca Popolare di Civitavecchia, dando origine alla Banca Popolare dell'Alto Lazio.

relazioni

ente conservatore

bibliografia

- Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane-Associazione Nazionale "L. Luzzatti" tra le banche popolari italiane, Annuario delle banche popolari italiane. 1959, Milano, 1959, p. 241.

fonti

- Archivio Storico della Banca d'Italia, fondo 1 Banca d'Italia, sottofondo 23 Vigilanza sulle Aziende di credito,  prat. n. 3660, fasc. 1 Banca Federale di Amatrice Roma - Corrispondenza;
- Archivio Storico della Banca d'Italia, fondo 1 Banca d'Italia, sottofondo 23 Vigilanza sulle Aziende di credito,  prat. n. 3660, fasc. 3 Banca Federale di Amatrice Roma - Corrispondenza;
- Archivio Storico della Banca d'Italia, fondo 18 Raccolte diverse, sottofondo 9 Relazioni e bilanci, pratt. n. 904, doc. 19 Banca Federale di Amatrice (Bilancio 1972);
- Archivio Storico della Banca d'Italia, fondo 18 Raccolte diverse, sottofondo 9 Relazioni e bilanci, pratt. n. 904, doc. 20 Banca Federale di Amatrice (Bilancio 1974);
- Archivio Storico della Banca d'Italia, fondo 18 Raccolte diverse, sottofondo 10 Statuti e regolamenti, prat. n. 11, doc. 15 Banca Federale di Amatrice Federazione delle Casse Rurali, Amatrice (con modifiche dattiloscritte del 1922);
- Archivio Storico Intesa Sanpaolo, patrimonio Cariplo, fondo 9 Sezione di Credito Agrario, serie 9 Segreteria di Direzione. Pratiche, faldone 165, fasc. 4.

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